Apprendistato, in Alto Adige il 90% dei contratti italiani. Incontro Achammer-Poletti
Circa il 90% dei contratti di apprendistato stipulati a livello nazionale vengono effettuati in Alto Adige e per questa ragione il sistema di formazione duale adottato in provincia di Bolzano viene considerato una sorta di modello nel resto del Paese. Dato che attualmente il Governo sta elaborando alcuni emendamenti alla legge sul lavoro (Jobs act) l’assessore Philipp Achammer ha segnalato nell’incontro di mercoledì 13 luglio con il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, alcune problematiche rilevate nel campo dell’apprendistato chiedendo una modifica a favore della formazione duale, particolarmente apprezzata da parte del Governo stesso.
Secondo l’assessore Achammer le norme quadro della legge nazionale in materia di apprendistato possono rappresentare un ostacolo alla diffusione del contratto di apprendistato laddove il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in considerazione delle norme in materia di tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti, ritiene che i quindicenni ancora soggetti all’obbligo scolastico, assunti con un contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, non possano effettuare un orario di lavoro superiore alle 7 ore giornaliere e 35 settimanali.
Questa norma, secondo Achammer, comporta un impegno aggiuntivo da parte delle imprese altoatesine e limita, di fatto, la stipula dei contratti di apprendistato per i giovani al di sotto dei 16 anni. La proposta sottoposta dall’assessore all’attenzione del ministro Poletti prevede la possibilità che “Nelle regioni e province autonome di Trento e Bolzano, che abbiano definito un sistema di alternanza scuola-lavoro, l’orario di attività per i quindicenni possa essere portato a 8 ore al giorno e 40 ore settimanali”.
Il secondo emendamento al “Jobs act” in tema di apprendistato proposto oggi dall’assessore Achammer riguarda la possibilità di estendere, anche ai contratti in essere al momento dell’entrata in vigore della legge, la facoltà di prorogare il contratto di apprendistato fino ad un anno anche nel caso in cui, al termine dei percorsi formativi, l’apprendista non abbia conseguito la qualifica, il diploma, il certificato di specializzazione tecnica superiore o il diploma di maturità professionale al termine del corso annuale integrativo.
In questo modo si eviterebbe, tra l’altro, secondo l’assessore Achammer “Una disparità di trattamento tra situazioni sostanzialmente analoghe a danno degli apprendisti e del sistema duale in sé”.
All’incontro ha preso parte anche il senatore Hans Berger.