
Percorsi di resistenze (all'immaginario)
La Fondazione Mach di San Michele all’Adige e il Centro di formazione professionale Enaip di Ossana hanno ospitato la seconda fila di laboratori del progetto “Resistere all’immaginario”, percorso interdisciplinare alla ricerca di storie di resistenza contemporanea contro l’assuefazione ai grandi problemi del nostro tempo. Il progetto è sostenuto dalla Piattaforma delle Resistenze contemporanee 2017 in partenariato con le associazioni trentine Il Gioco degli Specchi, Sociocinema, Prodigio e mira ad esplorare il ruolo delle immagini nel processo di lettura e produzione della conoscenza mediante attività creative e partecipative. Il progetto “Resistere all’immaginario” ha concluso il laboratorio di Antropologia visiva nelle classi dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige (Fondazione Mach) e del Centro di Formazione Professionale Enaip Alberghiero e Ristorazione di Ossana.
Studenti e studentesse sono stati coinvolti in un percorso conoscitivo sull’uso dei mezzi visivi (foto e video) per la descrizione di un contesto, di un evento o di una storia di vita antropologicamente significativi. Il laboratorio si è sviluppato partendo dalla delineazione della disciplina antropologica, i suoi ambiti di ricerca e la sua metodologia basata sul campo e sull’osservazione partecipante. Questa la citazione del professor James W. Fernandez utilizzata come punto di partenza per il laboratorio: “Per me la professione dell’antropologo è associata fondamentalmente all’inclinazione a “sentire le voci”. Ascoltando con attenzione le voci altrui e tentando di dar voce a queste voci, agiamo nel senso di ampliare gli orizzonti del convivere umano”.
Si è poi proseguito nella spiegazione sull’utilizzo delle immagini come mezzo di espressione e di narrazione, secondo un’ottica che predilige l’aspetto umano, l’incontro e il dialogo per “vedere” e, quindi, “conoscere” con più profondità. Le competenze tecniche legate alla composizione di un’immagine sono state trasmesse in maniera che gli studenti possano metterle in pratica nei loro prossimi lavori di ricerca sul campo, che realizzeranno in gruppi e che saranno incentrati sul tema della resistenza contemporanea.
Attraverso la proiezione di una presentazione ipertestuale composta da parole, fotografie e video, gli alunni hanno potuto comprendere con maggiore facilità e interesse gli argomenti affrontati; inoltre, il coinvolgimento attivo di ognuno di loro in un progetto di ricerca ha reso l’attività ancora più stimolante.