Athesia compra Alto Adige e Trentino: nasce super-gruppo con il Dolomiten
Ora è ufficiale. Athesia, società editrice del Dolomiten e di Stol, i due organi di informazione più diffusi nel mondo tedesco ha acquistato Alto Adige e Trentino dando vita a un super-gruppo editoriale. Ecco la nota ufficiale con cui Athesia sottolinea la comune origine post-bellica: «L’Athesia Spa ha acquistato il 71% della S.E.T.A. Spa, casa editrice dei quotidiani “Alto Adige” e “Trentino”. Gli accordi con la Finegil Editoriale Spa sono stati sottoscritti e gli organi delle due parti hanno dato il loro assenso. I quotidiani “Dolomiten” e “Alto Adige” editi da Athesia e dalla S.E.T.A. sono nati dalla resistenza nazi-fascista nel mese di maggio e giugno dell’anno 1945 dopo la Seconda Guerra Mondiale con licenza degli Alleati e hanno quindi radici communi (sic!)».
Athesia: nella nota ufficiale «Dall’Alto Adige orientamento positivo sull’autonomia»
«L’ Athesia si rallegra che i giornali “Alto Adige” e “Trentino”, che vantano una lunga tradizione, sono per il 71% diventati parte del gruppo Athesia. L’Athesia rispetta l’orientamento positivo dell”Alto Adige” e del “Trentino” per quanto riguarda l’autonomia e si augura che questa linea editoriale continui anche in futuro. L’Athesia si adopererà affinché gli organi decisionali della S.E.T.A. garantiscano la continuità con la linea del recente passato, assicurando stabilità all’impresa ed ai due quotidiani. L’Athesia pubblica da molti anni un numero rilevante di libri e periodici in lingua italiana. Oltre alle tradizionali attività in Alto Adige e nel Tirolo il gruppo Athesia gestisce attività e filiali a Trento, Milano, Trieste, Catania, nonché varie attività nel Veneto, in Emilia Romagna ed in Puglia».
Bizzo: garantire indipendenza e posti di lavoro
Intanto il presidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo (PD), ha espresso la sua preoccupazione. «Le recenti notizie sui possibili sviluppi del panorama locale della carta stampata – scrive Bizzo – con l’ipotesi di una concentrazione della proprietà di diversi quotidiani, stanno suscitando una certa inquietudine. Quale presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, assemblea all’interno della quale è rappresentata una pluralità di voci, ritengo fondamentale che queste voci, così come quelle che sono espressione di tutta la società, continuino a trovare spazio in maniera equilibrata anche nei quotidiani locali. Esprimo quindi il mio auspicio affinché, in qualsiasi modo si sviluppino le dinamiche di mercato in questo delicato settore, nei giornali che siamo abituati a leggere al mattino siano comunque garantiti pluralismo, trasparenza ed obiettività, e che venga inoltre salvaguardato il fondamentale ruolo storico e sociale delle testate sulla linea della tradizione storica che esse rappresentano, perché un’informazione che rispetta queste caratteristiche è un bene collettivo. Allo stesso modo, mi auguro che vengano garantiti i posti di lavoro attualmente coperti, sia di giornalisti e giornaliste che di tipografi, tipografe e personale amministrativo, in quanto il loro mantenimento è fondamentale per le famiglie di questi lavoratori e lavoratrici e per il benessere della provincia: ogni posto di lavoro perso sarebbe una perdita per l’intera società altoatesina».