La cultura vista dall'artista: «È il Dna dei popoli, crea visione del futuro»
«La cultura è il Dna dei popoli». Così Federica Thiene definisce la passione della sua vita. «La cultura è intrinseca nella nostra quotidianità e serve a dare spazio all’espressione degli individui nella collettività». L’artista parteciperà alla tavola rotonda che, giovedì 20 ottobre ottobre alle 16.30 a Museion, aprirà WS explora, ciclo di workshop sull’innovazione culturale dedicato agli operatori culturali e creativi dell’Alto Adige e del Trentino, in programma da metà ottobre a inizio dicembre a Bolzano.
«Cultura uguale identità – continua Federica Thiene –. L’Italia in questi anni ha fatto l’errore strategico di considerare la cultura uno dei tanti elementi che compongono la società, quando invece dovrebbe essere un elemento trasversale. Senza cultura non c’è innovazione. Bisogna puntare sui valori condivisi per generare futuro. Chi fa cultura crea visioni». Se dunque la cultura serve per proiettare la contemporaneità nel futuro, c’è bisogno di una attenta formazione. «Oggi si lavora su una formazione per competenza, ma bisognerebbe lavorare sui talenti, per creare una società più felice e innovativa – sostiene l’artista –: deve essere anche una formazione multidisciplinare, multigender e multiage».
Federica Thiene e l’esperienza di Artway of Thinking
Nel 1993 Federica Thiene con Stefania Mantovani ha dato vita ad Artway of Thinking, un collettivo multidisciplinare che studia i processi collettivi creativi. «Oggi, in seguito alla perdita dell’identità, le comunità chiedono un ripensamento – spiega l’artista –. Amministrazioni e aziende colpite dalla crisi vogliono mettere in gioco nuovi valori. Negli ultimi 30 anni c’è stato un grande cambiamento». Così è nato Artway, che ha già realizzato oltre 60 progetti nel mondo. A questo link è disponibile un video su un progetto di riqualificazione di un centro storico. «Abbiamo elaborato una metodologia in continua evoluzione per valorizzare i processi aggregativi dei gruppi. Lavoriamo con comuni e istituzioni per mettere insieme grandi numeri per lavorare a un fine comune. La metodologia è la nostra opera d’arte».
Progettare a partire dalle risorse del territorio
Federica Thiene sarà protagonista della tavola rotonda, aperta al pubblico e a ingresso libero, organizzata giovedì 20 ottobre alle ore 16.30 al Museion. Il tema, “Progettare a partire dalle risorse del territorio”, sarà l’occasione per analizzare e confrontarsi con diverse esperienze, provenienti da molteplici territori, per riflettere sulla centralità delle risorse culturali come elemento base sia della progettazione sia della definizione di politiche efficaci e sostenibili per lo sviluppo. Introdurrà i lavori Franco Bianchini, responsabile del nuovo Institute for Research on Culture and the Creative Industries, della University of Hull nel Regno Unito, e interverranno, oltre a Federica Thiene, Antonio Lampis, Direttore della Ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano, Claudio Martinelli, Responsabile dei servizi e delle attività culturali della Provincia autonoma di Trento, e Giacomo Bianchi, Presidente di Arte Sella. Dopo la tavola rotonda seguirà alle ore 19 la visita guidata alla mostra di Judith Hopf, con aperitivo e performance musicale di Candirù.
Gli altri appuntamenti di WS explora
WS explora continua venerdì 21 ottobre con il workshop dal titolo “Il cultural planning come strumento di pianificazione”. Argomento dell’incontro saranno la crisi dei finanziamenti, l’esclusione sociale, gli squilibri tra centro e periferie, consumo e produzione, contenitori e contenuti. Giovedì 10 novembre nel secondo workshop si parlerà invece di “Nuove forme di imprenditoria culturale: quali vie possibili?”, mentre venerdì 11 si terrà un laboratorio di formazione intitolato “Ripensare la sostenibilità di un’impresa culturale”, condotto da Damiano Aliprandi, Coordinatore Area Ricerca e Consulenza di Fondazione Fitzcarraldo.
Svilupperanno il tema del rapporto tra imprese creative e territorio gli ultimi due appuntamenti di WS explora, giovedì 1 dicembre la tavola rotonda dal titolo “Le dimensioni degli impatti delle attività culturali: una valutazione possibile e necessaria” e venerdì 2 dicembre il laboratorio di formazione “Dal monitoraggio dei risultati alla valutazione degli impatti: un approccio metodologico”, condotto da Alessandro Bollo, Responsabile Area Ricerca e Consulenza di Fondazione Fitzcarraldo.
Per maggiori informazioni è possibile consultare questo link con le informazioni per iscriversi ai workshop. Per tre lettori di AltoAdige Innovazione iscritti alla nostra newsletter ci sarà la possibilità di partecipare ad un prezzo scontato. Le indicazioni per ottenere lo sconto sono disponibili qui.
Rebecca Travaglini