Alto Adige: nel 2023 spesi 281 milioni di euro per l'assegno di cura
Alto Adige. Nel 2023 la distribuzione della spesa complessiva per l’assegno di cura è stata di 281 milioni di euro. Il 47,3% dell’importo, pari a 132,8 milioni, è stato erogato come assegno di cura per l’assistenza delle persone non autosufficienti al proprio domicilio che nel 2023 sono state complessivamente circa 15.500, corrispondenti al 2,9% della popolazione residente. Rispetto all’anno precedente (2022), c’è stato un incremento della spesa del 7,8% e degli assistiti del 6,9%. Aumento dovuto principalmente “all’inquadramento d’ufficio delle domande presentate tra aprile 2022 e gennaio 2023 per le quali non era stato possibile valutare il fabbisogno di assistenza alla data del 24 marzo 2023”, ha chiarito il direttore dell’Agenzia per lo sviluppo economico, Eugenio Bizzotto.
Due terzi dei beneficiari dell’assegno di cura sono donne, l’età media è di 71 anni circa. A dicembre 2023 erano 12.750 gli assistiti a domicilio e 4.240 quelli nelle residenze per anziani. Uno sguardo attento ai dati mostra che il numero dei beneficiari aumenta considerevolmente a partire dagli 80 anni di età. Il 56% della spesa è destinata al primo livello assistenziale, il 28% al secondo, il 12% al terzo e il 4% al quarto livello. Nel 2023 sono stati erogati oltre 146 milioni di euro di finanziamento per l’assistenza nelle residenze per anziani. Cifra superiore a quella degli anni precedenti, in quanto “include la spesa aggiuntiva per per i rinnovi contrattuali dei dipendenti”, ha riferito il direttore dell’ASSE Bizzotto. Presentati, inoltre, i dati relativi ai beneficiari e alle spese per gli invalidi civili, i ciechi civili e sordi, e la copertura previdenziale dei periodi di cura ai familiari delle persone non autosufficienti. Per quest’ultimi v’è stato nel 2023 un aumento significativo: da 247 beneficiari nel 2022 a 727 beneficiari nel 2023 e la spesa è passata da 537.000 euro a 1,8 milioni di euro. “L’aumento è dovuto in parte alla digitalizzazione, che ha permesso di elaborare le domande velocemente”, ha concluso Bizzotto.