Bolzano: sul Talvera si preannuncia un'estate senza bar. L'amarezza degli ex gestori del Bar Pippo

Bolzano. Spesso si legge che Bolzano è tra le città più care d’Italia per il costo del caffè al bar. In realtà, in alcune zone della città il problema è riuscire a trovarlo un bar aperto dove berselo, il famigerato caffè. Il Parco Talvera è una di queste: basta una breve passeggiata per trovarsi di fronte ad uno spettacolo desolato e sconsolante di bar e locali che sembrano “begli addormentati nel parco”. Tutti hanno un elemento in comune: il  Comune, appunto, perché appartengono all’amministrazione comunale di Bolzano. Ma andiamo con ordine.
Come noto, dal dicembre scorso è chiuso il bar gelateria Theiner, storico punto di riferimento su via Museo all’inizio delle passeggiate, mentre da fine ottobre erano già calate le serrande del Bar 2000, meglio conosciuto come Bar Pippo, al Parco Petrarca. Il Bar Pippo ha chiuso perché l’estate scorsa è scaduta la concessione alla famiglia Bassetti, che lo aveva in gestione da sei anni, ed erano necessari lavori di risanamento per infiltrazioni. “La concessione scadeva ad agosto e il Comune ce l’ha prolungata fino a fine ottobre, ma poi abbiamo dovuto anticipare la chiusura e perdere giorni d’incasso, perché ci hanno chiesto di sgombrare e lasciare tutto vuoto per i lavori” ci dicono gli ex gestori. “È un bar che lavora bene dal giovedì grasso ad ottobre-novembre, a seconda del meteo” continuano. I mesi invernali di pausa forzata sarebbero stati ideali per i lavori di risanamento al bar Pippo. Ma a quanto pare non per i tempi comunali.
“Vista la richiesta di sgomberare tutto, credevamo che i lavori sarebbero iniziati subito per far partire il nuovo bando in tempo per l’inizio della stagione …e invece i lavori sono iniziati a febbraio” proseguono gli ex gestori, che hanno deciso di mollare il colpo e non partecipare alla nuova gara. “Siamo amareggiati, avevamo investito molto nel locale e ora stiamo percorrendo altre strade per guadagnarci da vivere, non possiamo permetterci di stare fermi mesi e mesi, aspettando i tempi dell’amministrazione” continuano. A proposito di tempistiche: proprio ieri (22 maggio) è scaduto il termine per la manifestazione d’interesse alla gestione del locale, a cui dovrà seguire poi un bando vero e proprio e quindi l’assegnazione ad un nuovo gestore. Che a sua volta dovrà organizzarsi e arredare ex novo il locale. Per farla breve: il Bar 2000 (Pippo) non riaprirà a breve.
“Ci vogliono tempo e investimenti per gli arredi e le forniture, se va bene si inizierebbe a lavorare ad agosto, quando la stagione inizia a scemare… anche se è considerato un bar estivo, l’affitto si paga comunque tutto l’anno”, ricorda la famiglia Bassetti, che ci tiene a sottolineare un altro punto “qui non è come in piazza Walther, dove bevi qualcosa e basta, noi sostenevamo eventi culturali e sociali, iniziative con Arci, Anpi, musicisti, dj” e, continuano “eravamo un luogo inclusivo, in cui venivano volentieri anche persone in difficoltà, perché si sentivano libere”. Un posto accogliente e poco formale insomma, in cui se venivi a festeggiare il compleanno “potevi portare da mangiare, non abbiamo mai fatto problemi” precisano. E poi c’è la piazzetta con la gradinata, che ogni anno l’associazione Centaurus torna a dipingere dei colori dell’arcobaleno. “Il discorso non è solo sul bar, ma su una realtà che è parte della società e unisce tutto…un locale aperto aiuta anche a contrastare il degrado, l’abbiamo visto in questi anni”, spiegano gli ex gestori.

A proposito di degrado, c’è un altro aspetto fondamentale: sul Talvera insieme ai bar chiudono anche i gabinetti. Perché, come ricordato più volte su questa testata, a Bolzano mancano i bagni pubblici (vedi qui e, più recentemente, l’appello di una lettrice). In particolare, sulle passeggiate i bar rappresentano le uniche possibilità per chi frequenta il parco– bambini anziani giovani e adulti, insomma tutti – di poter usufruire di un servizio basilare come il bagno. “Avevamo due bagni, uno unisex ed uno con il fasciatoio per chi aveva bisogno di cambiare il pannolino ai piccoli ed eravamo anche entrati nella rete dei bagni Baby Pit Stop dedicati alle mamme” conclude la famiglia Bassetti.

Il Bar Sant’Antonio sulle passeggiate der Talvera, l’unico rimasto aperto (maggio 2024). Foto Venti3

Se ci spostiamo verso l’unico bar rimasto aperto sulle passeggiate, il Cafè Sant’Antonio, la musica non è tanto diversa: la famiglia Gasser ci conferma di aver ricevuto lo sfratto dal Comune (che ha acquistato l’immobile dalla provincia nel 2021), prima della scadenza della concessione nel 2030 e dopo 40 anni di gestione. Anche in questo caso, la motivazione sarebbe quella dei lavori di ristrutturazione per la costruzione, tra l’altro, di un bagno pubblico. Il rischio è che, quindi, l’unico bar rimasto aperto sulle passeggiate chiuda proprio all’inizio della stagione estiva. Insieme al bar Pippo e al bar gelateria Theiner, che ha chiuso per recesso anticipato del gestore Graziano Di Muccio, sulle passeggiate del Talvera si avrebbero quindi tre bar su tre chiusi contemporaneamente: un en plein notevole per il Comune di Bolzano, proprietario degli immobili, che, invece che essere parte della soluzione, sembra essere parte del problema. In un comunicato stampa dell’aprile scorso, l’assessore Fattor,  in risposta alle critiche sulla gestione patrimoniale dei beni immobili del Comune di Bolzano ha presentato il quadro della situazione su affitti, concessioni e lavori in corso nei locali di proprietà comunale. Il suo commento a proposito del bar gelateria Theiner è rivelatore di un preciso atteggiamento da parte dell’amministrazione: “Il gestore ha chiuso il locale e lo ha lasciato in stato di abbandono e per questo sarà chiamato a risarcire i danni al Comune”. Insomma, i “colpevoli” saranno puniti. Ma forse, più che sui presunti “cattivi” da perseguire, sarebbe più utile informare i cittadini sulle soluzioni concrete che si stanno trovando per risolvere i problemi e far funzionare bene -e presto-  le cose.

Caterina Longo

Immagine in apertura: il Bar 2000 (Pippo) chiuso. Foto Venti3

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