Elezioni 2024: guardare a Laives pensando a Bolzano…

Elezioni 2024. Da anni, la città di Laives è considerata un “laboratorio politico”, un territorio in cui si possono osservare in anticipo tendenze che potrebbero attraversare anche il capoluogo Bolzano. Sulla questione esistono opinioni diverse, ma è innegabile che grazie al ripetersi di quattro turni elettorali in un anno, abbia pochi eguali come “caso studio”. In poco più di sette mesi, infatti, a Laives si è votato per due turni della amministrative, che hanno portato all’elezione del sindaco Svp Giovanni Seppi, per le elezioni europee e per le provinciali, con risultati molto, molto diversi.
Alle provinciali dell’ottobre 2023, per esempio, la Lega ha ottenuto il 21,5%, l’Svp il 18,6%, Fratelli d’Italia il 17,5%, il Pd l’8,7%, i Verdi il 7%, il Team K il 6,3% e la Civica il 5,2%. Sette mesi dopo, al primo turno delle elezioni comunali tenutesi il 26 maggio 2o24, la Lega è crollata mentre l’Svp è risultato il primo partito con con il 30,3% dei voti seguito dalla lista “Furlani sindaca” con il 16,2% (La lista Bianchi del sindaco uscente aveva ottenuto il 29,5% alle precedenti comunali), da Fratelli d’Italia con l’8,8%, dal Partito Democratico con l’8,5% , da “La Civica” con l’8,3%, dal Team K con il 6%.

 

 

In sei mesi, quindi, la Lega è passata dal 21,5% al 5,5%, mentre l’Svp è salita dal 18,6% al 30,3% e si è aggiudicata la poltrona di sindaco.
Un risultato fortemente legato al candidato sindaco, ma che può aprire prospettive inattese all’Svp, soprattutto pensando al voto di Bolzano del 2025.
Due settimane, dopo, però, in occasione del turno elettorale dell’8 e 9 giugno, mentre la Svp si porta a casa la poltrona di sindaco staccando nettamente la candidata del centro destra di 1200 voti (erano 137 al primo turno), nel voto per le europee perde l’8% rispetto al primo turno delle comunali, ma guadagna il 3,4% rispetto alle provinciali del 2023. Prima di trarre conclusioni, si precisa che nelle elezioni europee tenutesi lo stesso giorno del ballottaggio per il sindaco, la lista Fratelli d’Italia è risultata nettamente il primo partito con il 28,95% seguita dalla già citata Svp col 22%, dal Pd con l’11,2%, dall’Alleanza Verdi-Sinistra con il 10,4% e dalla Lega con l’8,5%. Tutti gli altri partiti non hanno superato il 5%.
Terminata la sfilza di dati, cosa si può dedurre dal “laboratorio Laives” in vista delle elezioni comunali di Bolzano del 2025?
A prima vista, i giochi sembrano apertissimi, visto che l’Svp si è portata a casa la poltrona di sindaco a Laives dopo aver ottenuto il 18,6% alle provinciali,  una percentuale non molto distante dal 16,4% ottenuto a Bolzano nella stessa occasione.
E’ vero, all’’orizzonte non si vedono candidati Svp che possano realizzare a Bolzano quanto realizzato da Seppi a Laives, ma visto quanto è successo negli ultimi sette mesi non è detta l’ultima parola e le sorprese potrebbero non mancare.

Se invece si osservano solo i risultati delle europee, sembra davvero difficile pensare che a Bolzano l’Svp possa anche semplicemente arrivare al ballottaggio. Nel capoluogo, il centro destra (Fdi+Lega) ha, infatti, ottenuto il 30% e il centro sinistra (Pd+Alleanza Verdi-sinistra) ha addirittura superato il 41%. La differenza tra queste coalizioni e l’Svp (ferma al 13,59%) appare incolmabile
La grande differenza tra Bolzano e Laives riguarda infatti la forza elettorale del centrosinistra, decisamente più importante nel capoluogo, ma come verrà valutata l’amministrazione uscente, sempre di centro sinistra, dagli elettori di Bolzano?
Ancora, si dice che “tra i due litiganti il terzo gode”, ma chi sono i due litiganti a Bolzano? Tra (almeno) quattro litiganti, gode il quinto?

Ma.Bo.

 

Immagine di apertura: foto Venti3

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