A Bolzano il costo della vita è decisamente alto, ma quello della morte?
Bolzano. “La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive”. La frase del celebre scrittore Thomas Mann racchiude sicuramente un nocciolo di verità, e non solo per quanto riguarda l’aspetto emotivo connesso al lutto e alla perdita di una persona cara. Chi resta è infatti costretto, volente o nolente, a confrontarsi anche con questioni pratiche -e amministrative- e con una serie di scelte, a cominciare dall’organizzazione del rito funebre. Al rito sono connessi poi diversi servizi, offerti in primis a livello istituzionale dal Comune di Bolzano, che proprio di recente, ha comunicato i dati aggiornati sull’attività funeraria e cimiteriale. I servizi funerari vanno dalla fornitura di cofani e accessori, alla preparazione della salma e del feretro, dal trasporto all’addobbo floreale, dalla stampa dei cosiddetti “luttini” (biglietti ricordini a lutto), alla stesura e stampa di epigrafi, fino alla pubblicazione del necrologio sui giornali locali. Vista la vicinanza con le ricorrenze di Ognissanti e le celebrazioni legate alla commemorazione dei defunti (“giorno dei morti”), ci quindi siamo chiesti quanto può arrivare a costare un funerale a Bolzano?
Premesso che ci si può avvalere anche di un servizio di onoranze funebri privato, per avere un primo quadro generale si possono consultare le tariffe pubblicate sul sito del Comune di Bolzano, che come riportato, offre il servizio in tutti i suoi aspetti, non solo amministrativi. Secondo le tabelle, i costi base per l’organizzazione del funerale variano da un minimo di 1.740 euro ad un massimo di 2.342 euro, a seconda di diversi fattori, dati dai servizi di assistenza, cura e sorveglianza necessari, dal prelievo e trasporto della salma alle camere mortuarie. A incidere sulle differenze di costo ci sono poi la scelta di celebrare il funerale in chiesa o in cimitero ed il tipo di “cofano”, quella che comunemente viene chiamata bara funebre. A questo costo base ne vanno poi aggiunti altri, che non sono inclusi: quello per i fiori – da un minimo di 195 ad un massimo di 306 euro, per l’eventuale stampa di “luttini”, che va da 174 a 229 Euro, per minimo 50 pezzi e, volendo, per il necrologio da pubblicare sul giornale locale “Alto Adige”, unico di lingua italiana ad espletare il servizio (secondo la tabella, i costi vanno da minimo 518, 74 a massimo 1.159, 24 euro). Sommando queste voci, arriviamo ad una cifra che si aggira da un minino di 2.627 euro ad un massimo di 4mila euro (4.036 per la precisione). Ma non finisce qui.
Ci sono infatti da calcolare i costi per la sepoltura: e qui bisogna distinguere tra l’inumazione ovvero la sepoltura a terra e la tumulazione, ovvero la sepoltura in loculi separati costruiti con opera muraria. Sempre secondo le tariffe pubblicate da Comune di Bolzano, l’inumazione in campo comune costa 349 euro, che salgono a 620 per l’inumazione nella tomba di famiglia. I costi per la tumulazione variano, con 185 euro per le urne cinerarie o cofanetti, mentre per tombe murate e loculi si va dai 481 ai 622 euro. In ogni caso vanno aggiunti 82 euro come contributo per l’organizzazione, la preparazione, il coordinamento e il controllo dei servizi cimiteriali. C’è poi da affrontare il capitolo della durata della concessione per quello che possiamo definire, semplificando, il diritto di uso dell’area della sepoltura, che è comunque suolo pubblico (sic!). La durata della concessione per il Comune di Bolzano è, per le tombe di famiglia, di 25-40 anni (rinnovabile per altri 10-25-40 anni), mentre per loculi salma, loculi ossario e loculi cinerari è di 30 anni (rinnovabile per altri 10-30 anni). Per quanto riguarda i costi della concessione entriamo in una giungla di tariffe. A titolo esemplificativo, il prezzo per un loculo salma parte da 1.154 Euro e può arrivare fino a 5.174 Euro, a seconda della posizione.
Un discorso a parte merita la cremazione, che pure rientra tra i servizi istituzionali offerti da Comune. Secondo quanto comunicato recentemente dall’amministrazione bolzanina, la cremazione sarebbe una scelta in forte crescita “Negli ultimi anni le preferenze culturali e le scelte delle famiglie sono cambiate significativamente, con un crescente orientamento verso la cremazione, che a Bolzano ora supera l’ 80% dei decessi, un tasso notevolmente superiore alla media nazionale italiana. Questo fenomeno si riflette inevitabilmente sulla necessità di ripensare gli spazi nel cimitero: si riduce il fabbisogno di aree per tombe famiglia e destinate all’inumazione, mentre aumenta il fabbisogno di strutture per la tumulazione di resti e urne”. Il forno crematorio di Bolzano copre le richieste dell’intero territorio provinciale. Guardando al dato provinciale allargato, la cifra di chi decide di farsi cremare scende al 51%, con 2.337 cremazioni su un totale di 4.551 decessi avvenuti nella Provincia nel passato 2023.
Quanto costa farsi cremare a Bolzano? Anche in questo caso ci sono diversi distinguo da fare, uno dei primi è se si è residenti o meno nel Comune. La tariffa per i bolzanini è di 349 euro, mentre per i residenti in Provincia sale a 523. Chi non è residente paga invece 598 euro. Curiosità: il Comune di Trento chiede tariffe analoghe, ma distingue solo tra residenti della Provincia di Trento, a cui viene applicata una tariffa da 390 euro e quelli fuori Provincia, con una tariffa di 629 euro. Secondo il tariffario, è però previsto un prezzo maggiorato per i defunti “fuori misura”. Tornando a Bolzano, i costi per la dispersione delle ceneri vanno da 73 Euro (senza accompagnamento) a 145 Euro (con accompagnamento).
A proposito della dispersione delle ceneri, il Comune precisa che “Parallelamente all’incremento delle cremazioni, anche la domanda di affido e dispersione delle ceneri è aumentata, seppure in misura contenuta” e che la dispersione delle ceneri “nel Comune di Bolzano può essere effettuata anche presso il Castello Firmian in base ad una convenzione stipulata con il Messner Mountain Museum”. Poiché l’occupazione dell’aere pubblico non è sottoposta a rinnovo concessioni, l’opzione della dispersione delle ceneri presenta quindi diversi vantaggi, se così si possono definire, oltre alla suggestione del luogo e al significato del gesto.
Caterina Longo
Immagine in apertura: il cimitero di Bolzano. Foto courtesy Comune di Bolzano