Il forte di Fortezza diventa un museo provinciale
La Giunta provinciale ha approvato la delibera dell’assessore Florian Mussner che, attraverso l’inserimento del forte di Fortezza nell’Azienda “Musei provinciali”, pone le basi tecnico-giuridiche per la creazione del decimo museo provinciale, che avrà sede nel forte asburgico in alta val d’Isarco. Dal 1° gennaio 2017 la gestione del forte, finora affidata all’Osservatorio del BBT, passerà pertanto all’Azienda musei provinciali.
Come già annunciato, venerdì 9 dicembre alle ore 10 nel forte di Fortezza è in programma la conferenza stampa nella quale il presidente Arno Kompatscher e gli assessori Florian Mussner e Philipp Achammer illustreranno l’iniziativa della Provincia verso il decimo museo provinciale. Un gruppo di lavoro ha elaborato un piano museale che prende ispirazione dall’Alto Adige come terra di confine nelle sue diverse declinazioni. Previsto un bando europeo per il progetto di concreto sviluppo del museo.
Alla sua apertura, nell’agosto del 1838, il Forte Asburgico era considerato un capolavoro architettonico tra le opere di fortificazione. A prova di bomba e sapientemente ideato in ogni dettaglio, quest’opera di sbarramento avrebbe impedito il passaggio di qualsiasi esercito. Ma nessun esercito nemico è mai giunto alle porte del Forte e la struttura venne principalmente adibita a deposito. Il Forte ancora oggi è un luogo magico in cui si intrecciano le vicende e viene scritta la storia della regione, come quella della monarchia austro-ungarica o quella del trasporto moderno che con due linee ferroviarie, la strada statale e l’autostrada, ha saputo abbattere le mura del Forte per attraversarlo in addirittura 4 punti diversi oppure quella del tesoro che fu nascosto qui durante la seconda guerra mondiale.
La fortezza, fatta di labirinti, scale e cunicoli, è stata costruita tra il 1833 ed il 1838 per volere dell’Imperatore Ferdinando I e si estende su una superficie di ca. 20 ettari. Il nome tedesco dell’edificio è “Franzenfeste” e si deve all’imperatore Francesco I d’Austria che governò durante la progettazione del forte. Il compito del forte era di garantire la sicurezza della viabilità lungo la strada del Brennero fino all’Alta Valle Isarco. Per la costruzione dell’edificio si è utilizzato una forza lavoro di 3.000 – 4.000 uomini contemporaneamente. All’altezza delle caverne venivano conservate le munizioni, perché l’area sottostante era adibita a caserma. La fortificazione è suddivisa in due aree collegate da una scala composta di 433 scalini. La fortezza era stata costruita per fini bellici, ma in realtà non è mai stata utilizzata con questo scopo. Nei presso del Forte di Fortezza sono presenti anche dei bunker, costruiti nel 1930 dall’esercito italiano per rafforzare il ruolo difensivo dell’edificio.