Turismo altoatesino: 2024 in positivo, ma a beneficiarne non sono tutti gli operatori
Economia. Il turismo altoatesino chiude il 2024 con risultati complessivamente positivi, anche se non mancano differenze tra le categorie. Lo conferma il Barometro dell’economia dell’IRE, l’Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, secondo cui il 93% delle imprese del settore si dichiara soddisfatto della redditività conseguita. I migliori risultati si registrano nei comparti dell’alloggio e della ristorazione, mentre bar e caffè evidenziano difficoltà, con metà degli esercenti che segnalano un calo del giro d’affari. Il clima di fiducia è sostenuto dai dati sui flussi turistici: tra gennaio e ottobre, in Alto Adige si sono registrati oltre 33,5 milioni di pernottamenti, un incremento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita è stata trainata dai visitatori stranieri non tedeschi (+11,3%), mentre le presenze dei turisti tedeschi sono rimaste stabili su livelli elevati. Più in difficoltà il mercato italiano, con una flessione del 2,1% nei pernottamenti.
Grafico che confronta le presenze turistiche del 2024 rispetto all’anno precedente (Fonte ASTAT, elaborazione IRE)
Nella ristorazione, pur con giudizi positivi da parte di nove imprese su dieci, i fatturati mostrano segnali di ristagno a causa della minore spesa dei turisti italiani. Ancora più critico il comparto di bar e caffè: oltre un quinto degli operatori giudica insoddisfacente la redditività del 2024, nonostante gli aumenti dei prezzi di vendita. Sul fronte occupazionale, il settore turistico altoatesino ha registrato un aumento del 3,7% nel numero medio di lavoratori dipendenti rispetto al 2023. Per il 2025, le prospettive sono rosee: più di un’impresa su quattro prevede risultati d’esercizio particolarmente positivi, trainati dalla clientela estera e con attese ottimistiche soprattutto nei comprensori del Burgraviato e dello Sciliar.
Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, ha sottolineato l’importanza di rafforzare le infrastrutture: «Negli ultimi anni il numero di ospiti provenienti da Paesi esteri è in continua crescita e la diversificazione della clientela crea nuove opportunità per l’intero settore turistico. È importante garantire adeguati collegamenti stradali e ferroviari, anche in un’ottica di integrazione e collaborazione europea».