Come gestire efficacemente il proprio tempo? L’intervista a Kathrin Pichler di Wentiquattro
Innovazione. Wentiquattro non è solo un’agenda, ma un metodo strutturato di time management che permette di concentrarsi su ciò che è veramente importante, migliorando la gestione del tempo. Fondata nel 2020, questa startup altoatesina è nata da un’idea semplice ma efficace: unire tecniche di organizzazione consolidate in uno strumento pratico e versatile. Wentiquattro si propone come un supporto concreto per professionisti e lavoratori, offrendo non solo un prodotto ma anche un approccio più consapevole alla gestione della propria routine quotidiana. A raccontarci questa avventura imprenditoriale è proprio Kathrin Pichler, fondatrice del progetto.
Come nasce Wentiquattro?
L’idea di Wentiquattro nasce nel 2016. All’epoca lavoravo da pochi anni nell’Ufficio Innovazione di Confartigianato Imprese Bolzano, di cui sono anche coordinatrice. Il mio lavoro mi portava a gestire diversi progetti e sentivo l’esigenza di avere uno strumento che permettesse di avere una struttura chiara del mio lavoro. Conoscendo le tecniche di gestione del tempo, ho pensato di combinare la matrice di Eisenhower e il timeboxing con un taccuino dedicato alla gestione del workflow. Sono partita quindi da una soluzione che facilitasse la mia attività e allo stesso tempo ho colto l’occasione per creare un business. Lo sviluppo del prodotto è durato tre anni: ho sondato l’interesse del mercato, testato il prodotto e raccolto i feedback derivati. Nel 2020 è arrivata la fondazione dell’azienda e, sempre nello stesso anno, ho lanciato una campagna di crowdfunding per finanziare la produzione dei primi 1000 taccuini. Il prodotto, di alta qualità, viene realizzato a Francoforte da un’azienda specializzata.
Cosa rende unico il prodotto che hai ideato?
La caratteristica principale di Wentiquattro è quella di aiutare le persone a gestire meglio il proprio tempo, focalizzandosi su ciò che è davvero importante. Non si tratta solo di uno strumento pratico, ma di un supporto aggiuntivo per riflettere sulle priorità reali della vita e del proprio lavoro.
Parallelamente all’offerta dell’agenda, organizzi anche corsi sul time management. Quali sono le finalità?
Esattamente. Oltre al prodotto, credo che il time management sia un’abitudine che si può imparare. Ogni persona è diversa, perciò voglio fornire una struttura che ciascuno può poi adattare alle proprie esigenze. Potrebbe sembrare scontato, ma per quanto riguarda la formazione teorica, i corsi insegnano alle persone a distinguere tra ciò che è urgente e ciò che è importante. Si tratta di una differenza che impatta significativamente sul modo in cui affrontiamo le attività quotidiane, dando la giusta priorità alle cose. Un altro aspetto riguarda la spinta che la formazione dà per aiutare a cambiare le proprie abitudini: molti hanno paura di farlo, non sanno come procedere e spesso l’ansia di sbagliare li paralizza. Cambiare è difficile, ma è un passo fondamentale per uscire dalla routine e migliorare la propria gestione del tempo. Come professionista, mi sono recentemente formata come mental coach. Aiuto le persone a riflettere su cosa sia realmente importante nella loro vita, supportandole in un percorso di crescita personale.
Con Wentiquattro ti rivolgi soprattutto alle donne lavoratrici. Quali sono le ragioni dietro questa scelta?
La mission di Wentiquattro è sostenere persone attive, a cui piace mettersi in gioco. Questo significa avere un target piuttosto ampio. Tuttavia, ho scelto di focalizzarmi sulle donne lavoratrici perché spesso l’equilibrio tra gli impegni della vita professionale e quelli della vita privata crea una certa pressione. Molte donne hanno bisogno di un sistema organizzativo efficace che le aiuti a gestire questo carico. Io stessa sono una donna imprenditrice e attraverso Wentiquattro mi piacerebbe creare un network di professioniste che condividano esperienze, idee e approcci al lavoro. In molti casi necessitano solo di una piccola spinta per fare il primo passo, e spero che il mio progetto possa essere lo strumento di supporto necessario a stabilire queste connessioni.
Parliamo dell’Alto Adige. Secondo la tua esperienza, è un ambiente che favorisce lo sviluppo di progetti innovativi?
Trovo l’Alto Adige un territorio molto interessante. Parliamo di un’area relativamente piccola, dove il networking è più facilitato. Questo permette di avere accesso a risorse e strutture utili per lo sviluppo dei progetti. Nel mio caso, lavorando nel mondo dell’innovazione, avevo già una rete di contatti che è stata fondamentale per sviluppare il prodotto.
Un altro grande punto di forza è la facilità con cui ci si relaziona con gli stakeholder. È possibile ottenere feedback diretti dalle istituzioni e dalle ripartizioni competenti, oltre ad avere accesso a sostegni finanziari per avviare un’impresa. La vera sfida, poi, è la commercializzazione: si tratta di trovare il giusto modello di business per rendere sostenibile la propria attività.
Quali sono gli orizzonti di sviluppo che prevedi per la tua startup?
Il mio obiettivo è espandere l’azienda, entrando anche nel mercato italiano. Attualmente il prodotto è disponibile in lingua tedesca e la nostra comunicazione si rivolge principalmente a questo mercato. Adattare Wentiquattro alla lingua italiana è un passo che intendo compiere per raggiungere nuove persone. Guardando al futuro, il mio sogno è quello di aiutare sempre più persone a ritagliarsi del tempo per sé stesse, per riflettere sulla propria organizzazione e affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità.
Nell’immagine di copertina Kathrin Pichler, fondatrice di Wentiquattro (photo credits: Alan Bianchi)