In piazza Don Bosco la prima colonnina di defibrillazione precoce
La catena di soccorso è una questione che sta molto a cuore alle organizzazioni di soccorso altoatesine. Molti traguardi sono stati raggiunti negli ultimi decenni. Dopo l’introduzione della defibrillazione precoce semiautomatica (DAE) e dei gruppi di primo aiuto, i First Responder, adesso, con le colonne di defibrillazione precoce pubblicamente accessibili, verrà chiuso un gap importante nel servizio di soccorso della popolazione.
Mercoledì, 21 dicembre alle ore 15, in piazza Don Bosco a Bolzano, il Comune di Bolzano, in collaborazione con la Centrale provinciale d’emergenza e con l’Associazione provinciale di soccorso ha fatto un importante passo avanti nella direzione giusta per debellare il pericolo di decesso per attacco cardiaco: è ufficialmente iniziato il progetto pilota Colonne di defibrillazione precoce Alto Adige.
In piazza Don Bosco a Bolzano è stata inaugurata solennemente e presentata al pubblico la prima colonna defibrillazione precoce in presenza di Manfred Brandstätter (Primario della Centrale provinciale d’emergenza), Ivo Bonamico (Direttore Croce Bianca), Renzo Caramaschi (sindaco Bolzano), Christian Decarli (Comitato priovinciale CRI), Hannes Plank (caposervizio CB Bolzano), Georg Rammlmair (Direttore sanitario CB), Barbara Siri (Presidente CB), Hannes Unterhofer (consigliere comunale Don Bosco), Luis Walcher (consigliere comunale Bolzano). Ulteriori nove colonne verranno erette ed azionate a Bolzano nelle prossime settimane. Le colonne verranno finanziate con gli introiti del contributo del 5×1000 della Croce Bianca e dal Comune di Bolzano.
Con l’installazione di queste colonne salvavita, alle quali sono appese gli apparecchi per essere usati da non-professionisti del soccorso, può essere ridotto notevolmente il tempo del collasso cardiaco. La fase pilota del progetto comprende 15 colonne in tutto l’Alto Adige. Gli apparecchi DAE verranno installati selettivamente in luoghi con alta frequenza di passaggio o difficilmente accessibili al servizio di soccorso.
Un ulteriore traguardo è l’attivazione di una software d’allerta nelle centrali operative sia della Centrale provinciale d’emergenza 118 che in quella della Croce Bianca, che in caso di un ipotizzato arresto cardiaco allarmano tutti gli utenti professionali di DAE (tutti i soccorritori dei servizi di soccorso professionalmente formati, i First Responder, i soci delle associazioni sportive etc.) in un raggio d’azione predefinito. Così un aiuto qualificato può raggiungere il paziente in modo tempestivo.
In periferia l’installazione è progettata a partire dalla primavera 2017.