Confindustria: "L'Alto Adige deve diventare un luogo di lavoro più attrattivo per i giovani"

News. L’industria altoatesina si conferma un elemento chiave per rendere il territorio più attrattivo ai giovani talenti. Grazie alle condizioni lavorative favorevoli offerte dalle imprese manifatturiere, come posti di lavoro altamente qualificati e retribuzioni superiori alla media, il settore industriale si distingue per il suo contributo alla crescita economica e sociale della regione. Questi dati emergono dallo studio condotto dalla Fondazione Nord Est, su incarico di Confindustria Alto Adige, presentato il 3 febbraio a Bolzano. Secondo l’indagine, le imprese altoatesine offrono una retribuzione media di 35.542 euro annui, con incrementi proporzionali alle dimensioni aziendali. L’industria contribuisce inoltre al 25% del valore aggiunto regionale e registra una produttività pro capite di oltre 87.000 euro, il dato più alto a livello nazionale. La propensione verso internazionalizzazione, innovazione e sostenibilità è particolarmente apprezzata dalle giovani generazioni. Nonostante questi risultati, l’Alto Adige si posiziona soltanto al 120° posto su 216 regioni europee nell’indice ERAI (European Regional Attractiveness Index), ben lontano dalle prime posizioni occupate da aree come Stoccolma, l’Ile-de-France e l’Oberbayern. La regione è inoltre chiamata ad affrontare l’inverno demografico: bassa natalità, invecchiamento della popolazione e un significativo fenomeno di “brain drain”. Dal 2011 al 2023, infatti, oltre 14.000 giovani altoatesini hanno lasciato il territorio, con un rapporto di oltre 5:1 rispetto ai nuovi arrivi dall’estero.

«Non possiamo perdere la battaglia per i talenti. L’Alto Adige deve diventare un luogo di lavoro più attrattivo per i giovani. E questa è una sfida per tutti noi: politica, economia e società in egual misura. Ciò include alloggi a costi sostenibili, assistenza all’infanzia flessibile, eccellenti opportunità educative e una maggiore digitalizzazione», ha dichiarato Heiner Oberrauch, Presidente di Confindustria Alto Adige, sottolineando l’importanza di intervenire con misure concrete per favorire il ritorno dei giovani e attrarre nuovi talenti dall’estero.

Immagine di apertura: da sinistra il Presidente di Confindustria Alto Adige, Heiner Oberrauch e, per la Fondazione Nordest, il Direttore scientifico, Luca Paolazzi, la ricercatrice Alice Giacomelli e il ricercatore senior, Gianluca Toschi (foto Ufficio Stampa Confindustria Alto Adige).

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