Ricevimento degli imprenditori, Pan: «Dalle imprese nascono valori etici e valore aggiunto»
Valori e valore. Quelli morali e quello aggiunto, quelli che insieme fanno dell’Alto Adige uno dei territori più ricchi d’Europa. Il discorso di Stefan Pan, presidente di Assoimprenditori Alto Adige e vicepresidente nazionale di Confindustria nel consueto Ricevimento degli imprenditori di inizio anno, tenutosi lunedì sera nella sede di Athesia, ha puntato sul contributo ideale ed economico della classe imprenditoriale: un «saldo» sicuramente positivo fatto di 5.500 nuovi posti di lavoro ed importanti successi politici e simbolici come l’apertura del Brennero.
Ricevimento degli imprenditori, Pan: I valori morali ed etici dell’impresa
«I valori si creano – ha rimarcato Pan – Tutti i giorni, continuamente. Questa consapevolezza non è affatto così scontata come potrebbe sembrare. Oggi molte cose vengono date per scontate, vengono considerate come automatiche. Non è così: non sono scontati i valori morali ed etici che ci guidano, così come non è scontato il valore aggiunto che le nostre imprese creano tutti i giorni. In tempi così turbolenti questi valori devono essere conquistati giorno per giorno. I valori morali ed etici che ci guidano e per i quali ci impegniamo tutti i giorni li abbiamo presentati attraverso il nostro Manifesto in occasione del Ricevimento degli Imprenditori di sei anni fa. Sono più attuali che mai e ne vorrei citare alcuni. Facciamo parte del cuore dell’Europa. E’ un valore centrale, che richiede coraggio. Se non ci fosse stato il nostro impegno convinto, se l’Alto Adige non avesse assunto la funzione mediatrice tra l’Italia e l’Austria attraverso l’impegno congiunto nostro e della politica, con il sostegno dei nostri amici nel Tirolo e nel Trentino, oggi avremmo di nuovo un confine al Brennero. Il nostro intervento e il nostro atteggiamento convinto hanno evitato un infarto europeo. L’Alto Adige ha mantenuto in vita l’idea dell’Europa. Siamo un pezzo di Europa concreta, che vive la sua autonomia in modo aperto, all’insegna del successo economico e dell’equità sociale. Vogliamo essere una terra aperta. Chi lavora qui, deve sentirsi a casa propria. Viviamo nel rispetto reciproco. Non ci facciamo trascinare dalla paura. Le nostre imprese sono dei luoghi di integrazione, costruiscono l’integrazione con successo giorno per giorno. Quest’apertura presuppone che l’ospite si adegui alle regole del paese ospitante. L’apertura richiede il rispetto di regole che devono essere chiare. Scienza e ricerca sono la chiave dell’innovazione. Sono la base per creare occupazione intelligente per rafforzare la nostra società e il nostro ambiente in modo sostenibile e assicurare benessere. Scienza e ricerca accelerano la creazione di valore aggiunto. L’iniziativa privata e la mano pubblica si condizionano reciprocamente. Entrambe possono avere successo nel tempo solo se agiscono all’insegna dell’efficienza, con un’organizzazione snella e puntando all’eccellenza. Viviamo la concertazione sociale. Solamente insieme possiamo ottenere più della somma dei singoli fattori. Questo valore aggiunto sociale costituisce il presupposto essenziale per la pace sociale. Riconosciamo il merito. E’ un valore che esigiamo e che incentiviamo. Il merito deve essere premiato. Il merito si accompagna all’impegno sociale. Merito e impegno sociale sono i due pilastri di una società con un futuro sostenibile. Se manca il merito mancano le risorse per le prestazioni sociali. Per questo una buona politica economica è il più importante presupposto per una buona politica sociale. Le prestazioni sociali non cadono dal cielo. Possono solo essere create da imprese forti. La competitività delle imprese non è mai fine a se stessa ma è sempre anche la base per la creazione di prestazioni sociali».
Ricevimento degli imprenditori, Pan: Il valore aggiunto creato dall’impresa
Alla lista di valori etici e morali promossi dalle imprese altoatesine Stefan Pan ha accostato una accurata rivendicazione del valore aggiunto prodotto dalle aziende associate ad Assoimprenditori. «Chi sono i campioni del valore aggiunto del nostro territorio? Nell’immaginario collettivo l’Alto Adige vive di turismo e di agricoltura. Questa idea rappresenta un elogio dell’eccellenza di entrambi questi settori, in cui la nostra terra è all’avanguardia a livello europeo e di cui siamo tutti orgogliosi. Un punto di forza del nostro territorio deriva dal forte gioco di squadra tra tutti i settori economici. Ma se guardiamo ai numeri dei singoli settori, allora il maggior valore aggiunto viene creato dalle nostre imprese organizzate a livello industriale. Se confrontiamo l’Alto Adige con un campo da calcio, le imprese manifatturiere producono su una superficie che equivale all’area dietro una delle porte. Ma su quest’area piccolissima realizzano il 23% dell’intero valore aggiunto del nostro territorio. Le nostre imprese sono il primo datore di lavoro in molti Comuni delle zone rurali. I nostri 35.000 collaboratori e collaboratrici equivalgono all’incirca alla popolazione della città di Merano. La loro retribuzione in media è più alta del 30% rispetto allo stipendio medio percepito in Alto Adige e nelle imprese esportatrici le retribuzioni sono più elevate ancora. Le nostre imprese esportano in 170 Paesi di tutto il mondo. Si tratta di una enorme creazione di valore».
Ricevimento degli imprenditori, Pan: Trasmettere valori
Tema di quest’anno del Ricevimento degli imprenditori, ospitato da Athesia, non poteva che essere la «trasmissione dei valori» di cui l’editoria è parte fondamentale. «Nella domanda sui valori, nella discussione sulla materia che tiene assieme una società, la trasmissione dei valori ricopre un ruolo centrale. I valori possono costituire una bussola per orientarsi solo se vengono trasmessi. Le buone idee non si possono comunque fermare, ma gli organi di informazione hanno una funzione decisiva nella trasmissione dei valori. Un panorama mediatico aperto rende più forte una società. Non è sicuramente un compito semplice assolvere a questa funzione. Poche realtà si devono confrontare con cambiamenti maggiori rispetto a quelli che interessano il mondo dell’informazione. Esattamente dieci anni fa, era il 9 gennaio 2007, Steve Jobs presentava l’iPhone al mondo. Questo evento non ha rivoluzionato solo il mondo dell’informazione, ma ha cambiato lo stile di vita di ognuno di noi. In un mondo in cui le informazioni hanno raggiunto una nuova dimensione attraverso i social media, la trasmissione dei valori assume una valenza sociale e politica enorme».
Ricevimento degli imprenditori, Pan: Fatti e post-verità
Pan ha quindi posto l’accento su alcuni fatti acclarati riguardanti l’Alto Adige e sull’importanza che una corretta informazione ha nella trasmissione del contesto corretto in cui inserire i valori di cui ha parlato in precedenza. «Il bilancio provinciale del 2017 – ha sottolineato Pan – è il più alto della storia. La nostra Provincia non ha mai avuto a disposizione tanti mezzi come oggi. La dotazione finanziaria pro capite del bilancio provinciale in Alto Adige è doppia rispetto a quella del Land del Tirolo. Disponiamo di un reddito pro capite che è tra i più alti d’Europa. Il tasso di disoccupazione è tra i più bassi in assoluto a livello comunitario. Il numero dei reati commessi in Alto Adige è calato del 10% nel corso del 2016. L’occupazione è cresciuta anche negli anni della crisi. Tra il 2008 e il 2013 le microimprese hanno perso 3.000 posti di lavoro, ma quelle con almeno 10 dipendenti ne hanno creati più di 4.000. Nel solo 2015 le imprese altoatesine hanno creato 5.500 nuovi posti di lavoro. Sono 15 nuovi posti di lavoro in più creati ogni giorno. Questi sono i fatti, i numeri sono univoci. Ma se ascoltiamo il tenore generale dei discorsi che ci circondano, allora si ha la percezione che lo stato d’animo della gente sia contrassegnato da forte preoccupazione e timore. Il compito che spetta agli organi di informazione di saper trasmettere i valori è decisivo. Notizie che distorcono la realtà, a lungo andare generano tensioni nella società. Come Associazione siamo in costante dialogo con tutti gli organi di informazione, in modo da poter evidenziare e spiegare quelle conoscenze e quelle relazioni che riconosciamo nel nostro lavoro e che riteniamo fondamentali per lo sviluppo della nostra società. Insieme possiamo trasmettere meglio questi valori e ciò ha una rilevanza socio-politica molto alta».
Ricevimento degli imprenditori, Pan: condividere i valori con i giovani
Pan non ha nascosto la preoccupazione per la frattura che nella società italiana si sta creando con le nuove generazioni. «Sarà decisivo se con le nostre visioni per il futuro sapremo entusiasmare anche i giovani. In occasione del referendum sulla riforma costituzionale in Italia l’80% dei giovani tra i 18 e i 34 anni ha votato “no”. Attraverso questo voto i giovani hanno preso le distanze dal processo di cambiamento, il loro no è stata una forma di protesta nei confronti di una società che non condividono. Non è per niente scontato che per forza debba andare così. In una società, in cui i giovani sperimentano un confronto attivo con le imprese, vengono superati timori e paure. Dal dialogo concreto con le imprese nasce fiducia. Le nostre imprese sanno entusiasmare. Poche settimane fa, presso la Libera Università di Bolzano, abbiamo ospitato la manifestazione nazionale di Confindustria “Orientagiovani”. Il tema centrale dell’evento erano le possibilità di crescita e sviluppo per i giovani legate al tema “Imprese 4.0”. Nell’Aula Magna gremita erano presenti 450 ragazze e ragazzi, altri 20.000 studenti erano collegati via streaming da tutta Italia. Per me e per i miei colleghi Heiner Oberrauch, Federico Giudiceandrea e Stefan Rubner assieme ad imprenditori e imprenditrici di tutt’Italia, è stata una straordinaria opportunità per poter raccontare direttamente ai giovani le nostre visioni e condividere con loro molto apertamente le nostre convinzioni personali. All’inizio della manifestazione agli studenti è stata rivolta questa domanda: “Come vedi il tuo futuro?”. Il 60% ha risposto “positivo”, il resto “non so” o “negativo”. Al termine dell’evento, dopo il dialogo con imprenditrici e imprenditori, è stata posta nuovamente la stessa domanda. Ebbene, il numero di studenti che hanno risposto “positivo” è salito al 97%! Coinvolgere i giovani, elaborare valori comuni, ha la massima priorità. E’ un incarico per ognuno di noi. Perché ognuno di noi può dare impulsi, ogni impresa illumina la società di cui fa parte. E’ il nostro incarico comune: creare valori, trasmettere valori, condividere valori».
Ricevimento degli imprenditori: i premi del Dolomiten
Al termine della serata ospitata nella sede di Athesia il direttore del Dolomiten Toni Ebner ha consegnato i due premi annuali assegnati dal quotidiano sudtirolese. Il premio Manager dell’anno è stato assegnato ad Hans Kapf di Duka, società leader nella progettazione e realizzazione di cabine doccia che nel 2018 darà vita a un nuovo stabilimento a Bressanone. Il premio «Una vita per l’impresa» è stato invece assegnato ad Heinrich e Gertraude Oberrauch, fondatori del negozio di abbigliamento Oberrauch Zitt e progenitori di una stirpe imprenditoriale, con i figli Georg ed Heiner, tra le più importanti dell’Alto Adige.