Parco dello Stelvio, l'Europa riconosce le «zone di conservazione»
Si è concluso l’iter procedurale previsto dall’Unione Europa per la trasformazione dei siti Natura 2000 da “siti di importanza comunitaria” a “zone speciali di conservazione”. Per le prime 35 aree il percorso si era concluso la scorsa estate, mentre oggi (24 gennaio), con il via libera della Giunta provinciale, è stata portata a termine l’operazione anche per quanto riguarda gli ultimi cinque siti che ricadono all’interno della parte altoatesina del Parco nazionale dello Stelvio. Tutto nasce dalla direttiva europea su flora e fauna: per tutelare specie e spazi di vita di importanza comunitaria, infatti, gli Stati membri sono stati chiamati in un primo momento a designare i siti di tutela Natura 2000 (Siti di importanza comunitaria-SIC), e successivamente a trasformarli in Zone speciali di conservazione (ZSC).
“Per quanto riguarda l’Alto Adige – commenta l’assessore all’ambiente Richard Theiner – si tratta di 40 zone per un totale di 150mila ettari, circa il 20% dell’intera superficie territoriale. Con la trasformazione delle ultime cinque aree non solo abbiamo rispettato i termini stabiliti dalla UE, evitando di incorrere in sanzioni, ma abbiamo anche posto le basi giuridiche per dare il via alle misure di valorizzazione e conservazione del territorio che comprendono una serie di agevolazioni destinate prevalentemente all’agricoltura”.