Parco naturale Tre Cime, confermato divieto per le mountain bike
Il Parco naturale Tre Cime, istituito nel 1981, si estende su una superficie di 11.891 ettari suddivisa tra i comuni di Dobbiaco, Sesto e San Candido, ed è conosciuto per i suoi straordinari paesaggi e per le sue splendide montagna. A seguito di alcuni articoli apparsi di recente su organi di informazione, l’Ufficio provinciale parchi naturali, tramite il suo direttore Enrico Brutti, ribadisce che “su tutto l’altopiano delle Tre Cime è vietato il transito delle mountain bike. Da un lato per evitare il rischio di collisioni tra pedoni e ciclisti su alcuni sentieri particolarmente stretti, e dall’altro per ridurre il pericolo dei danni che le mountain bike possono provocare lungo percorsi gestiti con risorse pubbliche”. Il divieto di transito con i mezzi a due ruote, peraltro, non rappresenta certo una novità, tanto che la relativa delibera che lo ha istituito risale al 1999, ed è stata inserita nel decreto di vincolo del parco su richiesta anche delle amministrazioni comunali di Dobbiaco, Sesto e San Candido.
Questi i sentieri lungo i quali non è consentito l’utilizzo delle mountain bike suddivisi per comune di appartenenza. A Dobbiaco i sentieri 101 (Forcella di Lavaredo – Rifugio Locatelli), 102 (Rifugio Locatelli – Valle Rienza– bivio nr. 10 per Passo del Rondoi) e 105 (Rifugio Locatelli – Malga Lange – Forcella di Mezzo nonchè Rifugio Locatelli – Rifugio Tre Scarperi), a Sesto Pusteria i sentieri 102-103 (Rifugio Locatelli – Valle Sassovecchio– Rifugio Fondo Valle) e 101-103 (Rifugio Locatelli – Rifugio Pian di Gengia – Rifugio Comici – Rifugio Fondo Valle), e a San Candido i sentieri 10-11-105 (Rifugio Tre Scarperi – Passo del Rondoi).