Cinquanta liceali italiani per tre mesi in Germania a studiare
Cinquanta ragazzi delle scuole superiori hanno studiato in Germania tra settembre e dicembre 2016. Sono positivi i risultati del soggiorno di studio presentato nei giorni scorsi al Liceo Scientifico “Torricelli” di Bolzano: protagonisti gli stessi studenti che hanno partecipato al soggiorno e che hanno illustrato ai loro coetanei, che partiranno nel prossimo settembre, gli aspetti più qualificanti di questa esperienza che li ha arricchiti sia sotto il profilo linguistico che culturale ed umano. «È una esperienza importante per i nostri ragazzi – spiega l’assessore Christian Tommasini – Attraverso questi soggiorni studio si apprende non solo la lingua, ma anche il contesto culturale in cui ci si immerge. Si matura anche un processo di autonomia e responsabilità che sarà certamente prezioso per la vita di ognuno dei partecipanti». L’incontro, al quale hanno partecipato un centinaio di studenti, è stato organizzato dall’Ufficio progettualità scolastica, diretto da Rosella Li Castri, che funge anche da elemento di raccordo fra le famiglie, l’agenzia linguistica individuata con apposita gara e le scuole. Presenti all’incontro anche il direttore dell’Intendenza scolastica italiana, Tonino Tuttolomondo, Charlotte Ranigler, ispettrice per il tedesco L2 ed alcune rappresentanti dell’Agenzia linguistica Sunflower Exchange di Como.
Grazie all’iniziativa 50 ragazzi e ragazze, selezionati in tutti gli istituti superiori di II grado in lingua italiana della provincia di Bolzano, sono stati ospitati da metà settembre a metà dicembre 2016 per un soggiorno di tre mesi presso famiglie germaniche in Assia, Baden-Württemberg, Baviera, Saarland e Sassonia. Gli studenti altoatesini hanno frequentato le lezioni presso le scuole locali e sono stati affiancati prima, durante e dopo il loro soggiorno, dai loro insegnanti tutor, nominati dai dirigenti scolastici su richiesta dell’Intendenza. Sono inoltre stati seguiti durante la loro permanenza in Germania dai coordinatori germanici, insegnanti referenti per il progetto nominati dall’agenzia linguistica. Il successo dell’iniziativa è evidenziato anche dal fatto che ogni anno il numero delle richieste è almeno doppio rispetto ai 50 posti disponibili. Il loro numero rimane comunque limitato anche per il fatto che non è sempre agevole trovare la disponibilità delle scuole e soprattutto delle famiglie ad ospitare studenti per un periodo così lungo.