Integrazione, convegno a Bolzano. Kompatscher: «L'Europa ha bisogno delle regioni»
“Integrazione o disintegrazione. Nuove sfide per le Regioni in Europa”. E’ in corso di svolgimento nel cortile interno di Palazzo Widmann e si concluderà domani (31 marzo) il convegno organizzato dalla Provincia di Bolzano in collaborazione con l’Università di Innsbruck dedicato a un tema di stringente attualità come il futuro dell’Europa. «Ci troviamo a parlare di una questione così grande e importante – ha detto il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, durante i saluti iniziali – ad un giorno dall’invio della lettera per la Brexit e in un momento molto delicato in cui assistiamo alla crescita dei nazionalismi in tutta Europa». Perché una piccola Provincia si occupa di un tema del genere, si è chiesto, retoricamente, il Landeshuaptmann, ricordando anche che il “prologo” del convegno si svolse a Castel Presule nel 2014 alla presenza dell’allora presidente del consiglio, Matteo Renzi, e del cancelliere austriaco, Werner Faymann. «Perché noi siamo parte dell’Europa – ha risposto Kompatscher – e dobbiamo far sentire la nostra voce. Il progetto europeo, ne sono convinto, andrà avanti solo se sarà percepito e vissuto in modo convinto dal basso». A livello istituzionale questo si traduce in un maggiore coinvolgimento delle realtà regionali, e a questo proposito la regione transfrontaliera Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino può essere presa ad esempio anche per come sta affrontando la questione dei migranti. «L’Europa ha bisogno delle Regioni, e le Regioni hanno bisogno dell’Europa», ha concluso il presidente Kompatscher.
Hanno dato il loro saluto anche i tre rettori delle Università dell’Euregio, Tilmann Märk (Innsbruck), Paolo Collini (Trento) e Paolo Lugli (Bolzano). I tre accademici hanno a loro volta sottolineato con sfumature diverse l’importante ruolo svolto dalle università nella creazione di una coscienza collettiva a livello europeo. Il convegno prosegue con analisi economiche, storiche, politiche, economiche, giuridiche e filosofiche sull’Europa e si concluderà domani (31 marzo) a mezzogiorno.