Risanamento edifici pubblici, occasione per le imprese
Con il Piano clima Energia Alto Adige 2050, l’Alto Adige verso “KlimaLand”, la Provincia di Bolzano ha definito le fondamenta della politica energetica sul lungo periodo ponendosi quale obiettivo lo sviluppo sostenibile del territorio nei vari ambiti. Tra gli aspetti qualificanti e strategici vi è il risanamento ed efficientamento energetico degli edifici, come ha detto l’assessore provinciale all’edilizia pubblica e patrimonio Christian Tommasini in occasione dell’incontro “Risanamento energetico innovativo: opportunità, vantaggi, prospettive” tenutosi a Palazzo Widmann a Bolzano. Si tratta del secondo dei quattro incontri “Lavori in corso. Opere Pubbliche, Patrimonio, Cooperazione, Scuola” con i quali intende fare il punto del lavoro svolto e delle sfide che dovranno essere affrontate nei vari settori di sua competenza.
La Provincia, nella doppia funzione di committente e costruttore, e di gestore edilizio, può svolgere un ruolo strategico in questo settore. Da un lato, promovendo, come fa da decenni, un’edilizia pubblica di elevata qualità architettonica e costruttiva all’insegna dell’efficienza energetica, e, dall’altro, puntando a una gestione efficiente del patrimonio edilizio di proprietà. Si parla di ben 591 edifici, fra scuole, uffici, punti logistici, fra strutture storiche dall’architettura di pregio fino a fabbricati innovativi, sia in aree urbane che rurali e montane, anche di alta montagna, come nel caso dei rifugi. Agli edifici si aggiungono anche 121 gallerie. L’investimento annuale solo per la gestione di tale patrimonio è di 12 milioni di Euro per gli interventi di manutenzione e di circa 16 milioni di Euro per l’energia, ovvero di circa 300 milioni di Euro d’investimento di risorse su 10 anni.
«A fronte del grande impegno pubblico – così Tommasini – è necessaria la collaborazione dei cittadini che devono essere fatti partecipi della conoscenza della direzione intrapresa, andando a creare un progetto culturale condiviso fra pubblico e privato, con ritorni positivi sulla crescita economica del territorio e incremento della qualità ambientale e di vita».
Intervenendo stamane nella conferenza stampa dell’assessore Christian Tommasini sul piano di risanamento energetico degli edifici pubblici provinciali, Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV, ha sottolineato che si tratta «di un passo che arriva dopo quasi un decennio di proposte giunte dal mondo economico». «Si parta senza indugi – ha aggiunto Corrarati – perché con i risparmi in bolletta, che arriveranno grazie agli edifici pubblici risanati, è possibile strutturare un’apposita voce del bilancio della Provincia che consentirà di aumentare la dotazione finanziaria e strutturarla per più anni a sostegno dell’anticipo del bonus fiscale per le ristrutturazioni di alloggi ed edifici privati. Si crea così un meccanismo virtuoso che porta lavoro alle PMI dell’edilizia e dell’impiantistica, che deve essere corredato dal coinvolgimento delle banche locali affinché siano più aperte nella concessione di credito al comparto edile. Quel comparto che, anche grazie alle misure della Provincia, sta creando 70 nuovi posti di lavoro al mese». Il presidente di CNA-SHV ha rimarcato che «il mondo economico è pronto da 10 anni per la manutenzione di edifici pubblica affidata a privati riuniti in un consorzio, mentre per i risanamenti energetici la creazione di una Energy Service Company risale a 7 anni fa, con l’obiettivo di avviare anche il meccanismo dei certificati bianchi, la cui mancata emissione fa perdere alla Provincia 2,5 milioni di euro l’anno. Ecco perché adesso è il momento di procedere senza indugi».