Master in Green technologies grazie alla collaborazione di Unibz e Maccaferri
Un percorso di formazione speciale quello che a partire dall’autunno 2017 sarà offerto dalla Libera Università di Bolzano per gli studenti con percorso di studi quinquennale nelle discipline agro-ambientali e ingegneristiche. Si tratta del nuovo master in «Green Technologies and infrastructures: design and management» sviluppato in collaborazione con Officine Maccaferri Spa, subholding del gruppo Maccaferri specializzata nell’ambito dell’ingegneria ambientale, meccanica e del settore immobiliare. Già da due anni e mezzo la multinazionale bolognese coopera con l’Alto Adige – nel 2014 è stato inaugurato il Maccaferri Innovation Center (Mic), un laboratorio per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e materiali – e ora ha deciso di avviare una partnership anche con l’Università. Puntando alla formazione di tecnici altamente specializzati negli interventi di ingegneria naturalistica e ambientale, il gruppo cofinanzierà questo master interdisciplinare di secondo livello che si svolgerà presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’ateneo altoatesino.
Una nuova figura professionale per il mondo green tech
«Oggi c’è sempre più bisogno di professionisti in possesso delle competenze multidisciplinari per gestire gli aspetti di progettazione e gestione delle Green Infrastructures (GI), ovvero gli strumenti adatti a fornire vantaggi ecologici, economici e sociali attraverso soluzioni naturali – spiega il professor Fabrizio Mazzetto della Facoltà di Scienze e Tecnologie di Unibz. Questo corso vuole favorire la rapida formazione di un profilo professionale tecnico-operativo immediatamente inseribile nel mondo del lavoro, sia nell’ambito della consulenza tecnico-scientifica per imprese private sia nell’ambito dell’assistenza in strutture tecniche delle istituzioni pubbliche o in organizzazioni internazionali». Proprio per questo il master in green technologies, della durata di un anno e suddiviso in cinque moduli di un totale di 1500 ore di didattica, avrà un taglio molto pratico e prevede laboratori, stage, nonché cinque uscite per visitare siti e realizzazioni pregresse.
Notevole anche il coinvolgimento di docenti provenienti dall’estero (BOKU di Vienna), da altri atenei (Politecnico di Torino, Università Statale di Milano) e dal mondo professionale (studi e imprese private). Sempre nel segno dell’interdisciplinarità gli esperti delle varie realtà legate alle green technologies arricchiranno questo programma formativo denso e fortemente orientato alla pratica.