
Alto Adige, sempre più matrimoni. Due su tre scelgono il rito civile
Dai dati dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT emerge che nel 2016 si sono sposate in Alto Adige 2.135 coppie, l’1,5% in più rispetto all’anno precedente, con il tasso di nuzialità che si attesta a 4,1 matrimoni per mille abitanti. Da segnalare che la quota dei matrimoni celebrati con rito civile (68,6%) continua a crescere. Primi dati, ancora limitati, inoltre, sulle nuove forme di convivenza di coppia: nel 2016 sono state registrate 64 convivenze di fatto e 17 unioni civili.
Il più popolare mese per il consenso nell’anno di riferimento, è stato il mese di giugno con 340 matrimoni. Numerose coppie si sono unite in matrimonio anche in settembre (310), in luglio (278) ed in maggio (246). Nel 2016 gran parte delle coppie (66,3%) sceglie il regime di separazione dei beni, mentre fino al 1998 la comunione dei beni era la prassi d’uso comune. A livello nazionale l’Alto Adige e la provincia di Trento (36,7%), dopo la Sardegna (37,6%), registrano comunque la più alta percentuale di matrimoni con regime patrimoniale comune.
La nuzialità in Alto Adige si differenzia dal resto d’Italia anche in termini di tipologia di rito: nel 2016, il 31,4% di tutte le coppie sceglie il matrimonio religioso ed il 68,6% quello civile. In media, il 45,3% dei matrimoni celebrati in tutt’Italia viene effettuato con rito civile. Nella parte settentrionale e centrale della penisola si prediligono i riti civili, che rappresentano più della metà dei matrimoni, mentre le regioni meridionali rimangono più tradizionalmente legate al rito religioso.
In due decenni il numero delle coppie al primo matrimonio è calato nettamente, passando da 1.906 nel 1997 a 1.707 nel 2016; l’incidenza della primo-nuzialità è scesa dall’89,3% all’80,0%. Aumenta considerevolmente invece il numero delle coppie che convolano a seconde nozze: mentre 20 anni fa solo il 10,7% dei matrimoni riguardava coppie in cui almeno uno dei coniugi era già stato sposato, nell’anno di riferimento la quota delle seconde nozze si è quasi raddoppiata (20,0%