Dipendenti, lo studio sulle retribuzioni: 1800 euro netto per un 40enne
Trentamila euro lordi all’anno è la media in busta paga di un lavoratore dipendente 40enne a tempo pieno. Si tratta di 2.300 euro lordi al mese per 13 mensilità che si traducono, tolte le imposte sui redditi, in 1.800 euro netti. È uno dei dati che emerge dallo studio sullo stipendio medio per professione realizzato dall’Osservatorio provinciale mercato del lavoro per valutare il reddito netto del dipendente e le differenze di retribuzione tra i vari settori. I risultati sono stati illustrati oggi a Palazzo Widmann dal direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn e dal direttore dell’Ufficio osservazione mercato del lavoro, Stefan Luther. L’analisi, la prima nel suo genere, è stata condotta sulla base delle dichiarazioni dei redditi degli anni 2012, 2013 e 2014 e ha riguardato circa 80 tipologie di lavoro.
Per ciascuna delle principali professioni è stato calcolato lo stipendio medio di un lavoratore dipendente di 40 anni di età con un contratto a tempo pieno occupato per 12 mesi l’anno: in tal modo le differenze di reddito dovute all’età, ai mesi lavorati e alle ore di lavoro settimanale sono state “annullate”. Lo studio, come detto, riguarda solo i redditi da lavoro dipendente. Se al reddito di lavoro dipendente si affianca anche reddito da lavoro autonomo, quest’ultima fonte nello studio è ignorata.
In giugno in Alto Adige i lavoratori dipendenti erano 204.300 circa, +3,9% (circa 7.700) rispetto al 2016. Mediamente, a parità di professione, un ventenne guadagna il 20% in meno di un 40enne e invece un 60enne il 10% in più. Le differenze in realtà sono maggiori, presumibilmente perché con l’avanzare dell’età i lavoratori passano a professioni meglio remunerate: pur escludendo gli apprendisti, attualmente i ventenni hanno uno stipendio netto del 30% inferiore e i sessantenni del 20% maggiore rispetto ai quarantenni. Si registrano ovviamente forti differenze tra professioni: mettendo a confronto i redditi da lavoro dipendente si evidenzia la forbice tra i medici (4.700 euro mensili) e gli addetti alle pulizie (attorno ai 1.250 euro).