Doppio appuntamento martedì 26 settembre con il Trento Film Festival di Bolzano. Primo appuntamento alle
17.30, in piazza Walther, dove per
“Parole in piazza” lo
scrittore, giornalista e alpinista Enrico Camanni presenterà il suo ultimo libro “Storia delle Alpi” (Biblioteca dell’Immagine). L’autore dialogherà con il giudice, appassionato di storia e consigliere del Trento Film Festival Carlo Ancona. La nuova opera di Enrico Camanni è un lungo lavoro di sintesi e divulgazione storico-scientifica che affronta tutti gli aspetti dell’evoluzione alpina, sia dal punto di vista naturale, sia umano, con qualche attenzione alla contemporaneità. Le Alpi – evidenzia l’autore – sono una catena di milleduecento chilometri di cime che si alzano tra i 600 e i 4800 metri di altezza nel mezzo della vecchia Europa. Nonostante l’aspetto selvaggio sono state lungamente trasformate dal pensiero e dalla mano dell’uomo fino alla soglia dei ghiacciai, e ancora oggi sono la catena montuosa più abitata al mondo. Alla stupefacente ricchezza degli ambienti naturali distribuiti tra valli, laghi, foreste, praterie, rocce e nevi perenni, si affianca un’analoga ricchezza di ambienti umani, insediamenti, architetture, coltivazioni, pascoli, culture, tradizioni e lingue. Si tratta della plurimillenaria colonizzazione di ambienti difficili nel cuore verde del continente, il più riuscito adattamento dell’uomo all’alta quota. In ripetute epoche storiche le Alpi hanno accolto le genti della pianura ispirando vere e proprie forme di civiltà.
Alle 21.00, al Teatro comunale di Gries (Galleria Telser) sarà proiettato uno dei film più acclamati del 65. Trento Film Festival, Dhaulagiri, ascenso a la montaña blanca, di Cristian Harbaruk, Guillermo Glass (Argentina/2016/73′), premiato con la Genziana d’Oro miglior film di alpinismo – Premio del Club Alpino Italiano. Il film è l’avvincente storia di quattro amici argentini, Guillermo, Christian, Sebastián e Darío, che decidono di girare un documentario sulla loro ascesa al Dhaulagiri. Ma Darío muore durante il tentativo di raggiungere la vetta in solitaria. Una volta rientrati, Guillermo inizierà a documentare un secondo viaggio che lo porterà sulle tracce dei suoi compagni di spedizione nel tentativo di rielaborare le domande che hanno continuato a tormentarlo dal giorno dell’incidente e in particolare le scelte che li hanno portati troppo vicino al limite estremo.