Merano Capitale italiana della cultura, le concorrenti scendono a 31
Scendono da 50 a 31 le città in corsa per diventare Capitale italiana della Cultura. In corsa rimangono assieme a Merano, Agrigento, Bellano, Benevento, Bitonto, Casale Monferrato, Ceglie Messapica, Cuneo, Fasano, Foligno, Gallipoli, Lanciano, Macerata, Messina, Montepulciano, Noto, Nuoro, Oristano, Parma, Piacenza, Pietrasanta, Pieve di Cadore, Prato, Ragusa, Ravello, Reggio Emilia, Scandiano, Telese Terme, Teramo, Treviso e Vibo Valentia. Sono queste le città che si contenderanno il titolo di «Capitale italiana della cultura 2020». Inizialmente erano state 50 le cittadine dello Stivale ad aver manifestato interesse a partecipare all’iniziativa promossa dal Ministero per i beni culturali e il turismo. Ma al 15 settembre, termine ultimo per la presentazione delle relative domande, i dossier sono risultati essere 31. Fra questi, come già comunicato, c’è anche quello di Merano, che ha scelto, per rispamiare sui costi, di non ricorrere alle prestazioni di un’agenzia esterna. Sono stati infatti gli uffici comunali a farsi carico, assieme a numerosi operatori culturali della scena meranese impegnatisi a titolo volontario, di elaborare tutta la documentazione necessaria per poter partecipare al concorso. Ciò ha consentito di contenere i costi di produzione del materiale in 250 euro, spesi, questi, per la stampa del dossier.