Explora, a caccia di risorse per la cultura
Sold out di partecipazioni e grande interesse venerdì al Centro Trevi per «WS explora 5 – Raising culture: come scovare risorse per le organizzazioni e i progetti creativi e culturali attraverso il fundraising» in programma fino a sabato al Centro Trevi di Bolzano. Si tratta – come tutti gli explora – di un momento di alta formazione pensato per creare occasioni di approfondimento rispetto alle tematiche più attuali dell’innovazione culturale dedicato ai waller (gli iscritti alla community dei creativi e dei professionisti della cultura), agli enti che si occupano di cultura, arte e creatività a Bolzano e in tutto il Territorio del Trentino Alto Adige e ai singoli interessati.
In aula la docente Martina Bacigalupi ha parlato di “Fundraising internazionale per le organizzazioni e i progetti culturali” spiegando che «il fundraising è un insieme di tecniche e strumenti che favoriscono la creazione di una relazione con i potenziali donatori (anche aziende, fondazioni o di privati cittadini) in modo da assicurare all’organizzazione la possibilità di portare avanti i propri progetti nel tempo ll fundraising è diventato una funzione strategica all’interno di una organizzazione non profit che vuole crescere. Non è esclusivamente o principalmente un insieme di tecniche e strumenti, ma piuttosto un approccio strategico a supporto della sostenibilità di una organizzazione. Gli americani dicono “To Get the Grant, You Have to Find the Right Match”, ossia occorre ricercare e analizzare qual è la Fondazione giusta per il nostro progetto. Senza coerenza tra la nostra mission e quella della fondazione, non abbiamo speranza di accedere a un grant per la cultura».
Sabato in aula la docente Marianna Martinoni. Il tema sarà: “Donatori e sostenitori per la cultura: mercati, strategie e strumenti per fare fundraising in questo settore”: come è cambiato il panorama della raccolta fondi per la cultura in Italia? Quali sono i mercati a cui ci si può rivolgere e come possiamo coinvolgere nuovi sostenitori delle nostre organizzazioni culturali? Proveremo a rispondere a queste domande.