Programma Interreg V Italia Austria: 98 milioni di euro
Cento milioni di euro non sono pochi. Ed è questa la dotazione del Programma Interreg V Italia-Austria 2014-2020 rivolto alle aree di confine: la presentazione della nuova strategia di cooperazione transfrontaliera e dei criteri per accedere ai finanziamenti ha raccolto oltre cento persone.
L’area interessata
Con un’estensione di oltre 55mila kmq e una popolazione superiore a 5,5 milioni di abitanti, l’area di programma comprende Alto Adige, Veneto (Belluno, Vicenza, Treviso), Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste), Carinzia, Salisburgo e Tirolo. Il 30 novembre scorso la Commissione Europea ha approvato il Programma di cooperazione fino al 2020, che ha una disponibilità finanziaria complessiva di 98,4 milioni di euro, di cui 82,2 milioni a titolo di cofinanziamento UE dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e 16,2 milioni come cofinanziamento nazionale. Serviranno per finanziare progetti transfrontalieri, i partner ammessi sono autorità pubbliche locali, agenzie e fornitori di servizi pubblici, università, centri di ricerca, centri di istruzione e formazione, organizzazioni di supporto alle imprese, imprese incluse le Pmi, gruppi di interesse incluse le associazioni del terzo settore. Il primo bando per la presentazione di progetti è previsto a febbraio.
Gli assi prioritari
Il Programma si articola su 4 assi prioritari: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (27% dei Fondi FESR), natura e cultura (30 % per conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale), istituzioni (21% dei fondi per rafforzare un’amministrazione pubblica efficiente mediante la promozione della cooperazione giuridica e amministrativa e fra cittadini e istituzioni), CLLD (sviluppo regionale a livello locale). Il Programma Interreg V Italia-Austria è infatti l’unico programma di cooperazione territoriale in Europa che ha incluso lo sviluppo locale di tipo partecipativo-CLLD. A Bolzano si è tenuta contestualmente anche la prima riunione del Comitato di sorveglianza, che ha approvato i principali documenti di attuazione del Programma.