Rassegna stampa estera/ Canederli, vino e...yeti nel menù

La rassegna stampa estera di fine novembre si mostra piuttosto corposa. L’Alto Adige viene raccontato e/o celebrato per i suoi prodotti gastronomici, per il suo vino e per i suo alberghi. Ma la notizia più importante del momento colpisce la nostra provincia solo di rimbalzo e riguarda “una creatura leggendaria che fa parte della cultura e delle credenze popolari delle popolazioni locali dell’Himalaya, entrata ormai anche nell’immaginario collettivo della cultura mondiale”: lo Yeti.

Il britannico “The Guardian” si pone interrogativi di un certo peso

“Perchè i canederli sono raramente esclusi dai menu del Trentino Alto Adige?” La risposta qui

Il “Lincoln Journal Star” (Nebraska) alla ricerca del vino perfetto per le vacanze di Natale scova tre etichette di Elena Walch

87 punti al Pinot Bianco, 89 al Gewurtztraminer e 88 alla Schiava >>>

“Usa Today”, invece, cercava gli otto hotel più accoglienti delle Alpi e ne ha trovati due in Alto Adige:

Il Savoy di Selva di Val Gardena e il Tratterhof di Maranza >>>

L’Alto Adige prova ad attirare il turismo ceco

E il Novinky celebra Bolzano e la Valle Aurina

Cinesi in viaggio sulle strade sudtirolesi

“Le Dolomiti sono la prima destinazione italiana per due motivi: primo, le montagne innevate (segue immagine di montagne prive di qualunque traccia di neve..) >>>

E ora, come promesso, spazio allo Yeti. Alcuni ricercatori dell”Università di Buffalo (New York) hanno analizzato vari reperti che venivano fatti risalire alla leggendaria creatura dell’Himalaya tra cui quelli conservati da Reinhold Messner che provenienti dalla spedizione compiuta da Heinrich Himmler nel 1930 allo scopo di indagare le origini indoeuropea della razza ariana. Bene, il dente recuperato da Himmler apparteneva a un cane, mentre gli altri reperti analizzati sono tutti riconducibili a un orso. Ne parlano, tra gli altri, “The Times” e “Le Monde“.

Massimiliano Boschi

 

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