A22 in galleria o circonvallazione? La Cna: «Sono opere complementari»
«La città non può permettersi di dividersi ancora una volta tra pro e contro questo o quel progetto di grande opera per la viabilità. Abbiamo bisogno, invece, di una progettualità a gradini che affronti i problemi del traffico e dell’inquinamento a breve, medio e lungo periodo». Lo afferma Claudio Corrarati, presidente regionale della Cna-Shv, intervenendo nell’animato dialogo sviluppatosi negli ultimi giorni tra i favorevoli allo spostamento del tracciato dell’Autostrada del Brennero in galleria, come sostenuto dal sindaco Renzo Caramaschi, e coloro i quali insistono sulla realizzazione della circonvallazione di Bolzano, opera attesa dal 1998.
A22 in galleria e circonvallazione
«Cittadini ed operatori economici di Bolzano – prosegue Corrarati – chiedono che vengano risolti entrambi i problemi: il traffico insostenibile e l’inquinamento elevato. Riteniamo che la strategia migliore sia quella che pianifichi e armonizzi soluzioni a breve, medio e lungo termine». Secondo il presidente degli artigiani della Cna-Shv, l’A22 è ormai l’arteria più importante d’Europa «e come tale non è opportuno che passi in mezzo alla città di Bolzano». «Lo spostamento in galleria è auspicabile – afferma Corrarati – ma è evidente che i tempi di verifica, progettazione e realizzazione oscillano tra i 15 ed i 20 anni, quindi opera da vedere a lungo termine, ed in ogni caso non risolve il problema dell’attraversamento della città in tempi brevi da una parte all’altra. Ecco perché, in tempi più ragionevoli, è opportuno realizzare anche la circonvallazione di Bolzano, opera da considerare come strategia a medio termine».
«Potenziare il servizio dei mezzi pubblici»
Le due grandi opere in questione, però, non forniscono le risposte in tempi brevi che i cittadini e gli operatori economici chiedono. «Possiamo immaginare che le soluzioni di green mobility entro 20 anni abbatteranno sensibilmente l’inquinamento – sostiene il presidente di Cna-Shv – ma in attesa del futuro, occorre agire nel presente. Come associazione di categoria ribadiamo la necessità di una pianificazione della viabilità che tenga conto della possibile riapertura al traffico di alcune artiere chiuse, che valuti l’installazione di un sistema semaforico smart integrato alle telecamere appena installate per dirottare i flussi di traffico verso le vie meno congestionate e percorsi dedicati per i veicoli commerciali. Il tutto dovrebbe avere come obiettivo un minor utilizzo dei mezzi privati, a patto che venga potenziato il servizio dei mezzi pubblici affinché diventi allettante e competitivo per i cittadini che, altrimenti, continueranno ad utilizzare l’auto o lo scooter».
Johanna Roellecke