Frana sul treno della Val Venosta, nessun ferito
Nessun ferito. Una frana ha sfiorato un convoglio del treno della Val Venosta, interrompendo la linea ferroviaria. La caduta di terra e fango è avvenuta questa mattina, verso le 6.15, a Covelano, nei pressi di Silandro. Secondo le prime informazione, le masse di terra e sassi hanno fatto sviare parzialmente l’ultimo vagone del treno. I 25 passeggeri sono stati portati, senza problemi, alla stazione di Silandro. Probabile la riapertura della linea entro la fine di oggi, martedì 9 gennaio.
Nessun ferito, dicevamo in testa. Perché la mente corre all’incidente di Laces del 12 aprile 2010. Un treno regionale deragliò nella zona di Merano (Bolzano), travolto da un’ondata di fango, provocando 9 morti e ventotto feriti, di cui sette gravi. L’incidente ferroviario avvenne poco dopo le nove 9 dove i binari attraversano una stretta gola, tra gli abitati di Laces e di Castelbello. La linea interessata – a binario unico – è quella della val Venosta, che congiunge i paesi della vallata con Merano. Ad essere coinvolto nell’incidente fu il treno regionale R108 della società di trasporti Sad gestita dalla Provincia autonoma. Il convoglio – composto da tre carrozze – era partito da Malles alle 8.20 ed avrebbe dovuto giungere a Merano alle 9.43.
«Le cause della frana – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher dopo aver lodato il pronto intervento di tecnici e soccorritori allertati dal 112 – risiedono nella combinazione fra le forti nevicate dei giorni scorsi, la pioggia e l’innalzamento delle temperature. Secondo i geologi provinciali, una situazione del genere non si è mai verificata negli ultimi 90 anni, si tratta di un fenomeno naturale assolutamente raro e dunque non prevedibile. Tra l’altro la zona di distacco della frana si trova ampiamente al di sopra dei binari, che distano circa 650 metri». Il treno coinvolto nell’incidente è stato rimesso sui binari ed ha raggiunto senza bisogno di ulteriori interventi l’officina di Malles, i tecnici sono all’opera per valutare lo stato dei binari e delle infrastrutture e gli eventuali danni che necessitano di riparazioni. La riapertura della linea, secondo quanto emerso dai primi controlli, dovrebbe avvenire nella mattinata di domani (10 gennaio)
Non solo in Val Venosta, però, si sono verificati dei disagi: i tecnici del Servizio strade, infatti, sono all’opera dalle prime ore della giornata per intervenire a causa di piccole frane e cadute di massi. Uno smottamento si è verificato lungo la strada della Val d’Ega, dove la situazione è già tornata alla normalità, mentre su altre arterie, come ad esempio la statale di Passo Mendola, vi sono state delle piccole slavine che comunque non hanno interrotto la circolazione. Breve chiusura, invece, per la strada provinciale Castelrotto-Ponte Gardena per caduta massi, ma anche qui la situazione è tornata sotto controllo e il traffico è ripreso in maniera regolare. Oltre ai tecnici, decine gli uomini dei vigili del fuoco volontari che hanno collaborato agli interventi. “Colgo l’occasione – ha aggiunto l’assessore alla mobilità e al Servizio strade Florian Mussner – per ringraziare i 600 collaboratori che, con l’aiuto di 270 mezzi, si occupano della manutenzione degli oltre 2.800 km. della rete stradale di competenza provinciale. Grazie al loro impegno garantito 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, è possibile offrire agli automobilisti le migliori condizioni di sicurezza possibili in tutte le stagioni”.