«Suoni per vedere», premio per l'innovazione digitale per il progetto del Museo Civico di Bolzano
«Suoni per vedere», il progetto realizzato al Museo civico di Bolzano nel 2014, con l’obiettivo di conoscere e comprendere meglio le opere esposte ha ricevuto un prestigioso riconoscimento: è stato selezionato tra i sei migliori progetti digitali italiani legati alle attività culturali, educative, promozionali e di ricerca in ambito museale. Per questo motivo è stato presentato al pubblico mercoledì 4 novembre nell’ambito di “Digital Think-in, la voce digitale dei musei”, prima giornata dedicata all’innovazione digitale e tecnologica nei musei italiani, promossa e organizzata dal MAXXI di Roma.
L’ideazione di “Suoni per vedere”, la cura e l’elaborazione delle tracce sonore si devono a Francesca Bacci, storica dell’arte esperta di comunicazione multisensoriale per i musei, con la collaborazione di Silvia Spada Pintarelli, direttrice dell’Ufficio servizi museali e storico-artistici del comune di Bolzano. La progettazione prototipale e la realizzazione tecnica sono a cura di ReLab di Reggio Emilia.
Il progetto ha valorizzato l’allestimento delle collezioni museali attraverso l’inserimento di un’ambientazione sonora collegata a otto opere in mostra.
A ciascuna delle opere scelte che coprono un ampio arco temporale dal Medioevo al Novecento, è stata così abbinata una traccia sonora tridimensionale appositamente creata per ricostruire i suoni e i rumori dell’ambiente e dell’epoca dalla quale l’opera proviene – per esempio quelli prodotti dai mezzi di trasporto, dal parlato delle persone del corretto ceto sociale di appartenenza, dalle operazioni quotidiane che si svolgevano negli ambienti nei quali l’opera viveva la sua quotidianità (una chiesa, un palazzo, un salotto borghese e così via ). Il visitatore, semplicemente posizionandosi davanti all’opera, ha potuto assecondare l’esperienza di ascolto e chiudere gli occhi per potersi concentrare sul paesaggio sonoro proposto, partito in automatico generando la visualizzazione mentale del contesto dell’opera.