BBT, il costo scende di 400 milioni di euro (e diventa caso di studio)
Quattrocento milioni di euro in meno. Non sono briciole neanche quando si parla del BBT, il tunnel di base del Brennero. A fare chiarezza sui costi dell’opera è il direttore Raffaele Zurlo: «Grazie ad interventi ottimizzati e alla geologia del terreno che ci ha fatto trovare meno difficoltà durante gli scavi, il tunnel di base del Brennero costerà 400 milioni di euro in meno». Il totale arriva così a 8,4 miliardi di euro per un’opera la cui consegna rimane fissata al 2027. I soldi risparmiati potranno essere così utilizzati da Austria e Italia per altre opere infrastrutturali. Nel frattempo i lavori per il tunnel che bypasserà passo Brennero, diventando il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo al mondo, procedono spediti.
Un’opera evoluta dal punto di vista geologico e ingegneristico che sta diventando sempre più una palestra per gli studiosi di tutto il mondo. Tanto che la società che gestisce i lavori ha firmato un accordo con il master di secondo livello in «Geotecnica per le infrastrutture» che partirà a marzo nell’Università Federico II di Napoli. Gli studenti potranno così fare pratica e sopralluoghi seguendo anche la costruzione del tunnel.
Intanto c’è già la possibilità di percorrere virtualmente il tunnel, anche se non ancora terminato, con l’applicazione realizzata dalla startup altoatesina Realer. Indossare un visore e girare per la galleria senza dover fare un solo passo: è quello che permette l’applicazione di realtà virtuale disponibile presso l’Infopoint BBT di Fortezza. Con il visore per la realtà virtuale,il traforo può essere osservato meglio che con una visita reale. Il programma di visita inizia con un tour aereo sulle Alpi e una presentazione delle sfide che la costruzione della BBT, la Galleria di Base del Brennero, dovrà affrontare in campo geologico; poi dal cantiere di Mules si procede – sempre virtualmente – fino alla galleria principale del traforo. «Con una visita virtuale si possono fare esperienze impossibili in un sopralluogo fisico», spiega Bruno Mandolesi, amministratore delegato di Realer. «Con la nostra applicazione di Virtual Reality si può assistere da vicino a una perforazione o a un brillamento, cosa che nella realtà sarebbe parecchio pericolosa». Inoltre chi indossa il visore può osservare nei dettagli la macchina perforatrice lunga 200 metri e alta 9 e provare l’emozione di un viaggio a 250 chilometri all’ora nel tunnel completato.