Kompatscher: «Doppio passaporto? Anche per gli italiani»
Il doppio passaporto? Sì, ma per tutti, anche per gli italiani. A sparigliare le carte sono le parole di Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, all’agenzia austriaca Apa. Un’uscita diplomatica e – allo stesso tempo – un tentativo di trovare una soluzione ad una vicenda che si sta ingarbugliando sempre più col passare dei giorni. Come sempre succede con le scelte dal retrogusto ideologico, nessuno pare volere fare un passo indietro. Ma Kompatscher continua a tessere la sua tela: «Il doppio passaporto – afferma – non deve avere scopi nazionalistici e dividere. E’ una dichiarazione che non certifica la verità ma la volontà. E allora dobbiamo chiederci se estenderlo a tutti i discendenti di sudditi dell’impero asburgico o a tutti e tre i gruppi linguistici».
Un modo elegante per depotenziare l’idea di Vienna: anche perché Kompatscher ricorda apertamente durante l’intervista come la «pacifica convivenza» raggiunta in Alto Adige sia un valore da conservare. «La doppia cittadinanza – aggiunge – non può essere un modo per contare quanti patrioti austriaci ci sono in Sudtirolo. Ma soprattutto non può essere inteso come il primo passo verso la secessione: ci sono persone che non si rendono conto che non siamo più nel 19esimo secolo o nella prima metà del 20esimo secolo e che il nazionalismo ha già ferito gravemente la nostra terra. Insomma, la strada che Kompatscher continua a seguire è quella europea, come ribadito più volte.