BBT, il «muro» tedesco. Baviera pronta solo nel 2038
Undici anni di ritardo. Una tegola si abbatte sul tunnel di base del Brennero: la Tiroler Tageszeitung annuncia che la tratta d’accesso in Baviera non sarà aperta prima del 2038, undici anni dopo la fine dell’opera, attesa per il 2027. La tratta ferroviaria, il tunnel del genere più lungo al mondo, pronto a rivoluzionare i trasporti fra Nord e Sud Europa, rischia quindi di non avere, almeno per i primi anni, uno sbocco vitale. Al momento sono sette i percorsi presi in considerazione per collegare la parte austriaca a quella bavarese ma, a quanto pare, non si è trovato l’accordo finale su nessuno di essi.
«Meglio tardi che mai», commenta sul quotidiano un «disincantato» governatore tirolese Guenther Platter. Pronto poi ad affondare la lama. «Quando si tratta di traffico, ho imparato a valutare la Baviera sui fatti e non sulle parole», aggiunge Platter, auspicando che Monaco «almeno modernizzi subito l’attuale linea ferroviaria» in tempo per l’entrata in funzione della galleria. Un brusco stop per un’opera che vede i cantieri andare avanti. Per la realizzazione della galleria di base del Brennero operano oltre 600 persone, di 50 imprese diverse, suddivise in quattro squadre che lavorano su tre turni, sette giorni su sette. I lavori , iniziati nel 2008, secondo il cronoprogramma dell’opera si concluderanno nel 2027. Il sistema di gallerie, compreso il cunicolo esplorativo, al termine dell’opera sarà lungo complessivamente 230 chilometri, 82 dei quali sono già stati scavati; il costo stimato sarà di 8,384 miliardi di euro, il 40% a carico dell’Unione Europea ed il restante 60% suddiviso tra Italia ed Austria. In particolare il tracciato in galleria tra Fortezza ed Innsbruck consentirà di passare dagli attuali 75 km a soli 55, con una pendenza che passa dall’attuale massima del 26‰ al 4-6,7‰. I treni passeggeri potranno raggiungere i 250 km/h quelli merci i 160 km/h.