Volontariato, nuove norme per le associazioni del terzo settore
La Giunta provinciale ha approvato la proposta di modifica della legge provinciale sul terzo settore, come adeguamento alle norme nazionali entrate in vigore un anno fa con il decreto legislativo 117 del luglio 2017. Le nuove regole riguardano in provincia di Bolzano complessivamente 2.172 associazioni di volontariato e 110 organizzazioni di promozione sociale. La principale novità riguarda l’iscrizione al registro provinciale per le organizzazioni di volontariato che cooperano con l’ente pubblico nel settore socio-sanitario, assistenziale, educativo e culturale, nonché alla prevenzione e alla rimozione delle emarginazioni sociali, alla promozione e allo sviluppo delle attività sportive, ricreative e del tempo libero, alla conservazione e valorizzazione delle tradizioni. Se fino a questo momento le associazioni dovevano aver operato rispettivamente da almeno un anno (organizzazioni di volontariato) o sei mesi (organizzazioni di promozione sociale) sul territorio provinciale per essere iscritte ai rispettivi registri, la delibera di giunta modifica questo periodo azzerandolo. Questo consente alle associazioni, specialmente quelle di più recente istituzione, di abbreviare i tempi necessari all’ottenimento dei vantaggi derivanti dall’iscrizione. «Inizialmente la nostra idea era quella di attendere la pubblicazione da parte del Governo di tutti i decreti di attuazione della riforma prima di procedere con un nostro disegno di legge. Tuttavia abbiamo constatato che questo non sembra essere un tema urgente a livello nazionale e dunque abbiamo stabilito di procedere ugualmente, per consentire alle organizzazioni del terzo settore e del volontariato che operano in Alto Adige di beneficiare dei vantaggi derivanti dalla riforma», ha sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher.
Il nuovo Centro servizi volontariato
La delibera modifica anche la relazione con il Centro servizi per il volontariato (CSV Alto Adige/DZE Sudtirol), di cui il nuovo Codice del Terzo settore prevede l’istituzione per la provincia di Bolzano. Tale Centro servizi verrà gestito dalle stesse associazioni per attività a sostegno dell’associazionismo, fornendo servizi di promozione, consulenza, supporto e formazione alle organizzazioni del terzo settore. «Il finanziamento delle attività continuerà ad avvenire come sempre sia attraverso le fondazioni che attraverso il contributo della Provincia. In questo modo però le organizzazioni avranno la possibilità di autogestirsi» ha aggiunto Kompatscher. Il Centro servizi ricoprirà un’importanza fondamentale proprio alla luce della Riforma statale del terzo settore che in provincia di Bolzano comporterà la soppressione del Fondo speciale per il volontariato. In futuro i mezzi a disposizione dovranno dunque essere gestiti dal CSV Alto Adige. La delibera della Giunta prevede che la Provincia possa incaricare il CSV della «programmazione e attuazione di iniziative di formazione e aggiornamento e consulenza per gli enti del Terzo Settore e della diffusione delle informazioni e della promozione delle attività del volontariato». Fino alla piena entrata a regime del registro unico nazionale del Terzo settore vengono mantenuti i registri provinciali disciplinati dalla legge provinciale 11/1993. Come norma transitoria è previsto che le organizzazioni costituite dopo l’entrata in vigore del Codice del Terzo settore debbano attenersi fin dall’inizio alle sue disposizioni. Dopo l’approvazione odierna da parte della Giunta, per diventare esecutivo il disegno di legge dovrà essere approvato dal Consiglio provinciale.