Dopo le frane, la Venosta chiede collegamenti sicuri
Gli imprenditori della Val Venosta chiedono infrastrutture di collegamento sicure ed efficienti. É questa la posizione espressa dal Comprensorio Val Venosta di Assoimprenditori in occasione dell’ultima riunione del comitato comprensoriale. Circa un mese fa, a causa di una frana la strada statale della Venosta è rimasta chiusa al traffico per diversi giorni. «Considerato il rischio di caduta sassi in località “Latschander”, presso Castelbello, sono necessari ulteriori lavori di messa in sicurezza della strada, visto che questo tratto non è compreso nel progetto per la nuova galleria della circonvallazione di Castelbello», spiega il Rappresentante comprensoriale, Gustav Rechenmacher. Pochi giorni fa la conferma invece del collegamento via bus con la Svizzera.
Imprenditori in Val Venosta: 2.200 dipendenti
Per garantire la raggiungibilità sono necessari anche investimenti in altri ambiti: «Le reti energetiche e di trasferimento dati sono infrastrutture strategiche proprio come quelle stradali e ferroviarie», sottolinea ancora Rechenmacher. Tra le altre cose, la raggiungibilità è decisiva anche affinché le imprese restino attrattive per potenziali nuovi collaboratori. «La possibilità di spostarsi rapidamente e la disponibilità di alloggi a costi sostenibili sono fattori sempre più rilevanti per mantenere in azienda personale qualificato e attirare nuovi talenti da fuori», afferma Rechenmacher. In occasione della sua ultima riunione del 2018, il comitato comprensoriale ha fatto il punto anche sull’ottima collaborazione portata avanti con le scuole e sul buon andamento occupazionale in Val Venosta: con oltre 2.200 occupati indipendenti, l’industria si conferma il più importante datore di lavoro privato all’interno del comprensorio.