Migliaia di studenti in piazza per il clima: «Riprendiamoci il nostro futuro»
La strade del centro di Bolzano sono state invase da migliaia di studenti in corteo per manifestare in occasione della giornata mondiale di sciopero per il clima. Sono stati tantissimi i ragazzi, provenienti dalle scuole italiane e tedesche della città e anche dall’Università, che si sono dati appuntamento questa mattina in piazza Vittoria per una marcia dal sapore green. Sono state percorse le vie del centro, via Museo e i Portici per arrivare a piazza Magnago, davanti al Palazzo della Giunta e del Consiglio provinciale dove i manifestanti hanno mostrato cartelli con scritte come: “Don’t be a fool, keep the climate cool”, “There is no planet B”, “What we stand for is what we stand on”, “Scream for climate actions!”.
Una presa di posizione forte, dedicata alla sensibilizzazione delle tematiche legate all’ambiente, e pensata soprattutto con un’ottica futura. Il pianeta in cui stiamo vivendo, un giorno, sarà in mano proprio ai giovani ragazzi che hanno deciso di promuovere questa “onda verde” che si sta diffondendo in Europa. Un movimento che vuole risolvere quei problemi, che le passate generazioni non sono riuscite a cambiare. L’iniziativa infatti, rientra nel movimento transnazionale: «Fridays For Future» (i venerdì per il futuro), ispiratosi a sua volta dallo sciopero solitario che la giovane quindicenne Greta Thunberg, fece lo scorso 20 agosto sedendosi di fronte al Parlamento di Stoccolma mostrando un cartello con su scritto: «Sciopero per il clima».
E a prendere parola è stato soprattutto Paolo Sticcotti, presidente della Consulta studentesca provinciale italiana: «Il tema dei cambiamenti climatici tocca tutti noi, e per questo bisogna che anche i leader mondiali prendano una posizione forte in merito perché anche se se ne parla tanto, di concreto si fa ancora troppo poco. Noi giovani vogliamo riprenderci il nostro futuro e rivendichiamo questo diritto. Sono arrivate delegazioni da ogni parte della regione e questo testimonia la buona riuscita dell’iniziativa».
Alexander Ginestous