Fattura elettronica, la CNA: «Serve tempo per arrivare al regime definitivo»
Quattordici imprese su cento usano ancora la carta per redigere le fatture, trasformandole poi in un secondo momento ad intermediari per trasformarle in formato digitale. Dati che mostrano quanto «la rivoluzione non si può compiere dalla mattina alla sera», come affermato dal presidente della CNA, Claudio Corrarati.
Corrarati ha spiegato come da una recente indagine tra le sedi operative territoriali della CNA in tutta Italia, che assistono i contribuenti nell’emissione delle fatture elettroniche, sia emerso che sono, tutto sommato, accettabili i problemi di dialogo con lo Sdi, il sistema di interscambio dell’Agenzia delle entrate che invia e riceve le fatture.
«Esistono problemi di altra natura, però, sono gravi e li abbiamo riscontrati anche in Trentino Alto Adige – continua Corrarati -. Il termine di dieci giorni previsto per emettere e trasmettere le fatture è insufficiente. La normativa appare poco idonea al passaggio al fisco digitale, creando difficoltà nel rispetto dei tempi degli altri adempimenti fiscali di routine, e fa sorgere problemi operativi. Serve perciò una proroga, valida per tutto il 2019, del periodo transitorio sui termini di emissione e registrazione delle fatture elettroniche. I tempi non sono maturi per arrivare in breve al regime definitivo».