Valdastico, il Trentino cambia rotta: sì al collegamento con l'A22
Il cambio di rotta del Trentino è ufficiale: il collegamento della Valdastico all’A22 si può, anzi si deve, fare. Dopo anni di stop al progetto il nuovo Governatore, Maurizio Fugatti, lo ha ribadito in una riunione al Ministero dei Trasporti: nulla osta all’opera. Risorge così l’autostrada Valdastico Nord, con un cambio di tracciato. L’uscita prevista a Rovereto sud e non più a Trento né a Besenello come si era più volte detto in passato. Dopo la bocciatura da parte del Consiglio di Stato del progetto di una tratta “solo veneta” pensata da Venezia per sbloccare le ruspe, il ministero dei Trasporti aveva chiesto a Veneto e Trentino di elaborare una proposta unitaria.
Con la nuova giunta a guida leghista della Provincia autonoma di Trento è caduto l’ultimo tabù. Il presidente trentino ha portato all’incontro tecnico al Mit la sua proposta di lavoro concordata con l’assessore veneto ai trasporti Elisa De Berti: far sbucare a Rovereto Sud il nastro d’asfalto, che ripartirebbe dal “moncone” di Piovene Rocchette e si connetterebbe all’Autobrennero bucando le montagne con una galleria pari al 78,5% del tracciato. Su 40 chilometri complessivi, 32 sono in galleria, 1,5 in viadotto e circa 7 all’aperto.
La galleria è la vera bestia nera per gli ambientalisti, ma Fugatti tira dritto. E promette di presentare entro la fine di aprile uno studio di fattibilità, concordato con il Veneto, che preveda l’uscita a Rovereto Sud. Al termine della riunione tecnica tra la direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali, la Provincia autonoma e la Regione Veneto, il ministero dei Trasporti ha diffuso una nota in cui fissa al 10 aprile la presentazione di un tracciato complessivo per il lato veneto e per quello trentino, su cui «procedere con le sue valutazioni sia sul merito della nuova ipotesi sia in relazione all’adempimento degli impegni contrattuali dell’attuale concessionario», ovvero la società A4 Brescia-Padova.