Rapporto AlmaLaurea, numeri positivi per l'unibz
Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato ieri a Roma (Università La Sapienza) il XXI Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati. La regolarità degli studi, la soddisfazione per le esperienze universitarie e la condizione occupazionale le note più soddisfacenti per l’ateneo altoatesino. Cresce chi ripeterebbe la scelta fatta: il 73% dei laureati intervistati si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso e a unibz. Un aumento di 7 punti percentuali rispetto all’ultima rilevazione. Le indagini di Almalaurea hanno coinvolto 75 università aderenti al Consorzio. Il Rapporto di AlmaLaurea sul profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di oltre 280 mila laureati nel 2018: in particolare, 160 mila laureati di primo livello, 82 mila dei percorsi magistrali biennali e 37 mila a ciclo unico; il Rapporto di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale dei laureati ha analizzato oltre 630 mila laureati di primo e secondo livello nel 2017, 2015 e 2013 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.
E in unibz? I laureati nel 2018 della Libera Università di Bolzano coinvolti nel XXI Rapporto sul Profilo dei laureati sono 700. Si tratta di 436 di primo livello, 119 magistrali biennali e 139 a ciclo unico; i restanti sono laureati del corso pre-riforma in Scienze della Formazione primaria.
Regolarità negli studi e soddisfazione per l’esperienza universitaria
In unibz la percentuale dei laureati in corso è al 73,4% di contro al 53,6% della media nazionale. Ciò è da ricondurre sicuramente anche al fatto che le studentesse e gli studenti hanno un carico di studio e un supporto adeguato, soprattutto considerando la difficoltà aggiuntiva di studiare in tre lingue.
Per analizzare la soddisfazione per l’esperienza universitaria appena conclusa si è scelto di prendere in considerazione l’opinione espressa dal complesso dei laureati in merito ad alcuni aspetti: L’87,0% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’89,3% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, il 90,0% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, l’87,8% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? Il 73,0% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo (il dato aumenta se lo compariamo con quello del 2017 dove il 66% dichiara che si iscriverebbe di nuovo alla stessa università e allo stesso corso) mentre il 6,5% si riscriverebbe a unibz ma cambiando corso.
Tirocini ed esperienze estere
L’82,1% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: è l’83,4% tra i laureati di primo livello e il 68,0% tra i magistrali biennali. A livello nazionale il dato è molto più basso: il 59,3. “Ciò conferma la validità della scelta di unibz di prevedere i tirocini curriculari che rappresentano un importante opportunità per garantire un veloce e facile inserimento lavorativo dopo gli studi”, afferma Iris Tappeiner, responsabile del servizio Tirocini e Placement.
Condizione occupazionale
La condizione occupazionale dei nostri laureati ad un anno dalla laurea è buona. Il tasso di occupazione unibz (73,8%) resta più alto rispetto a quello nazionale (52,9%). Se a livello nazionale il 18,2% dei laureati dichiara di non lavorare e di cercare lavoro, a unibz “solo” il 6,7 % dei ragazzi è alla ricerca di lavoro al momento della compilazione del questionario. Inoltre, scende ancora il tasso di disoccupazione, già molto basso negli anni passati. Se si analizza il tasso di disoccupazione (definizione ISTAT), quello complessivo di unibz è del 4,6% contro il 5,6 % del 2017 e l’8% del 2016 e il 16,9 % della media nazionale 2018.
Ingresso nel mercato del lavoro
La percentuale di laureati unibz che, dopo il conseguimento del titolo, prosegue il lavoro iniziato prima della laurea è del 22,5%. Il 54% invece ha iniziato a lavorare dopo aver conseguito il titolo di studio.
La stabilità del lavoro caratterizza l’impiego dei laureati unibz: il 31,5% è assunto con un contratto a tempo indeterminato (media nazionale: 22,1%). l 42,3% dei laureati unibz dichiara di lavorare nel settore pubblico, la media nazionale è del 14,9%. Il 4% dei laureati dichiara di svolgere un’attività autonoma (media nazionale: 11,2%), Il 79,5% dei laureati dichiara di lavorare nel nord-est dell’Italia, il 16,4% all’estero (media nazionale: 4,7%). Il guadagno mensile netto (sintesi tra chi lavora esclusivamente e chi studia e lavora) si attesta su valori sensibilmente superiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati unibz guadagnano 1.437 euro mensili netti mentre la media nazionale è di 1.113 euro.
Utilizzo e richiesta della laurea nell’attuale lavoro
La formazione universitaria serve. Il dato che lo dimostra è quello che riguarda il miglioramento nel proprio lavoro dovuto alla laurea: Il 55,2% degli intervistati unibz dichiara un miglioramento, contro la media nazionale del 37,4%. Anche l’adeguatezza della formazione professionale acquisita all’università viene valutata positivamente: 62,1% contro il 52,4% a livello nazionale. Aumenta la quota di laureati che dichiara che per l’attività di lavoro svolta sia richiesta per legge la laurea: il 40,6% (nell’Indagine 2017 era il 25,4%).
“I risultati dell’ultimo rapporto AlmaLaurea confermano che il nostro impegno verso il territorio sta dando i suoi frutti”, afferma il rettore Paolo Lugli, “I dati del rapporto indicano che studiare presso la Libera Università di Bolzano è per studentesse e studenti un’esperienza ampiamente soddisfacente. La qualità dell’insegnamento e il nostro legame con mondo produttivo costituiscono per loro un lasciapassare verso un lavoro qualificato”.