Innovazione, la classifica europea: Trento stacca Bolzano
Lo schiaffo arriva dall’Europa, ed è forte. Mentre l’Italia viene definito un Paese «innovatore moderato», con un punteggio inferiore alla media Ue che la relega al 18esimo posto su 28 Paesi ed evidenzia fortissime differenze fra regioni. E una di queste ci interessa da vicino: Trento al quinto posto, con 82,1 punti, Bolzano al dodicesimo, con 68. Ventiquattro punti di distacco, mica bazzecole. È la fotografia scattata dal «Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2019», pubblicato dalla Commissione Ue. Un quadro europeo che in generale sorride: sorpasso delle performance, ed è la prima volta, sugli Usa. Anche se Giappone e Corea del Sud, forze motrici dell’innovazione, rimangono al momento irraggiungibili.
A preoccupare, per quanto riguarda l’Italia, è il grande spread. Per una volta non quello relativo ai titoli di stato, ma al gap che c’è fra regioni innovatrici e meno. Basta un dato per inquadrare la differenza: il Friuli Venezia Giulia, in testa, performa l’80% in più rispetto a Calabria e Sardegna, regioni che chiudono la classifica.
Ed ecco il quadro nazionale:
- Friuli Venezia Giulia, 92.6 punti
- Emilia Romagna, 89,1
- Lombardia 86,6
- Veneto, 84,9
- Provincia di Trento, 82,1
- Marche, 81,1
- Piemonte, 79,8
- Umbria, 79,5
- Toscana 79,1
- Lazio, 74,3
- Abruzzo, 69,8
- Provincia Bolzano, 68,0
- Liguria, 67,7
- Campania, 63,3
- Basilicata, 62,7
- Puglia, 61,2
- Valle d’Aosta, 57,1
- Sicilia, 56,5
- Calabria, 51,1
- Sardegna, 51,1
La Commissione individua nelle “risorse intellettuali” e nel “sistema attrattivo per la ricerca” i punti di forza. Deboli sono invece i settori legati alle “risorse umane” e ai “finanziamenti alle Pmi”, in particolare per quanto riguarda il numero di laureati e le risorse pubblico-private per la ricerca.