Stazione Flixbus Bolzano da dicembre in via Buozzi
La parola fine è arrivata: la nuova stazione Flixbus Bolzano, per gli autobus in entrata e in uscita (anche di altri player) sarà in via Buozzi, davanti al locale Soul Kitchen. Dovrebbe essere pronta per la data che era stata annunciata in passato: il 10 dicembre. Il sindaco Renzo Caramaschi ha confermato lo spostamento della fermata mostrando il rendering del futuro spiazzo, che ospiterà anche un chiosco per rifocillarsi e bagni pubblici. Per chi arriva in bici alla stazione Flixbus Bolzano ci sarà anche una rastrelliera: telecamere controlleranno la situazione dal punto di vista della sicurezza.
Lo spostamento era nell’aria: reso necessario dall’aumento dei viaggiatori che scelgono sempre più il mezzo di trasporto economico. La nuova stazione Flixbus Bolzano infatti è essenziale visti i numeri: l’operatore ha registrato un raddoppiamento del traffico passeggeri solo nell’ultimo anno. Nella classifica degli altoatesini vince Monaco di Baviera, raggiungibile fino a 13 volte al giorno; seguono l’aeroporto di Orio al Serio (collegato fino a 7 volte al giorno), sintomo di una crescente sensibilità dei passeggeri per forme di mobilità integrata, in cui l’unione di più mezzi collettivi (quali bus+aereo) si sostituisca a quelli privati, con ricadute positive sull’ambiente. Al terzo posto Milano, raggiungibile fino a 9 volte al giorno. Tra le destinazioni in crescita, inoltre, diverse mete internazionali, tra cui soprattutto Vienna, Praga e Berlino: un incremento che attesta l’ascesa progressiva dell’autobus come soluzione per i viaggi a lunga distanza tra gli altoatesini.
Stazione Flixbus Bolzano: quando l’azienda arrivò in Italia
Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato una curiosità: per ricostruire la storia di Flixbus, soprattutto per quel che riguarda l’Italia e l’Alto Adige, non si può non passare da Siusi. Più precisamente dalla sede di Silbernagl, la prima azienda italiana – un’agenzia di viaggi – a firmare un contratto con Flixbus. Una storia fatta di difficoltà prima dell’esplosione. Leggi il reportage di Massimiliano Boschi.