L'export altoatesino sfiora il 10% di crescita nel 2015
Export sudtirolese in crescita del 9,8% nel 2015 rispetto all’anno precedente. Numeri che fanno sorridere l’Assoimprenditori, secondo cui il buon andamento delle esportazioni «conferma la forza delle nostre imprese ed allo stesso tempo sottolinea che l’export è sempre più fondamentale per la nostra economia – come afferma Stefan Pan, presidente degli industriali di Bolzano – L’apertura e la raggiungibilità del nostro territorio sono requisiti indispensabili per continuare a competere a livello internazionale». Allusione nemmeno tanto velata alla questione aeroporto, che vede gli industriali schierati in prima linea per il Sì all’ampliamento.
Ma anche ai controlli al Brennero annunciati in solitaria dall’Austria per tamponare il flusso di profughi che cercano di raggiungere il Nord Europa. «Abbiamo tutti tratto grandi vantaggi dal mercato unico europeo
basato sulla libera circolazione di persone, servizi, merci e capitali – dice infatti Pan – La strada su cui continuare a costruire il nostro futuro è quella di mettersi sempre più in rete col mondo, non quella dell’isolamento. Per questo sono necessarie moderne infrastrutture di collegamento che aiutino a superare
barriere a tutti i livelli».
Le esportazioni valgono 4,3 miliardi
Un punto così alto non era mai stato raggiunto in passato: 4,358 miliardi è il valore delle merci che dalla provincia di Bolzano varcano il confine. Per la prima volta si superano i 4 miliardi. La crescita è maggiore verso i paesi al di fuori dell’Unione europea (+10,8%), in particolare in direzione di Africa (+30,5%) ed Asia (+21,6%). È forte la diminuzione dell’esportazione verso la Russia (-34,3%) dovuta alle sanzioni decise dall’Unione europea dopo la crisi ucraina.
Si confermano i prodotti alimentari, bevande e tabacco (17,7%) il settore che più contribuisce alle esportazioni, seguono i macchinari (15,5%), i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (15,2%), i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (12,3%), ed i Mezzi di trasporto (12,2%). Da segnalare la performance eccezionale, ma che partiva da numeri assoluti bassissimi, del settore “prodotti delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimenti”, che aumenta del 151,8% nel 2015, e in termini assoluti vale 14,9 milioni di euro (lo 0,3% dell’export).