100 anni dell'accordo di St. Germain: ecco le iniziative in Alto Adige
Il 1919 ha rappresentato la fine della Prima guerra mondiale, conclusasi con una serie di accordi di pace. Uno di essi, l’accordo di St. Germain, ha riguardato molto da vicino anche l’Alto Adige, visto che fissato il confine di Stato al Brennero sancendo il passaggio del Sudtirolo all’Italia. Questo atto fondamentale per la storia della nostra terra sarà al centro di una serie di iniziative del Centro di competenza storia regionale della Libera Università di Bolzano, che sono state presentate questa mattina (9 agosto) nel corso di una conferenza stampa.
Momento di cesura nella storia dell’Alto Adige
“Gli accordi di pace di Parigi hanno cambiato l’Europa e il mondo come mai era accaduto in precedenza – ha ricordato il direttore del Centro, Oswald Überegger – e per l’Alto Adige sono stati un momento di cesura che necessita ancora oggi di essere ricordato e analizzato tramite iniziative come questa”. Il presidente Arno Kompatscherha sottolineato che “siamo chiamati a sapere cosa è accaduto 100 anni fa, e perchè, in modo tale da ricostruire la storia di questa terra e trarne le conclusioni”. L’accordo di pace di St. Germain, tra l’altro, sarà anche al centro delle iniziative organizzate dalla Provincia di Bolzano il 5 settembre, in occasione della giornata dell’autonomia, e gli eventi di 100 anni fa saranno analizzati in relazione alle opzioni e alla chiusura del pacchetto.
Le iniziative per i 100 anni dell’accordo di St. Germain
Assieme alla pubblicazione del volume, curato dallo stesso Überegger, e intitolato “Im Schatten des Krieges. Geschichte Tirols 1918-1920”, in autunno partiranno le iniziative per i 100 anni dell’accordo di St. Germain con incontri pubblici in grado di analizzare la storia del Tirolo nel contesto internazionale. A novembre, 20 storici parteciperanno ad un convegno internazionale sull’eredità lasciata dalla Prima guerra mondiale, e proseguirà anche il progetto Historegio realizzato sotto l’egida dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino con la collaborazione delle Università di Innsbruck e di Trento. La presidente della Libera Università di Bolzano, Ulrike Tappeiner, secondo la quale “il Centro di storia regionale rappresenta la cerniera fra i ricercatori del mondo tedesco e di quello italiano”, ha aggiunto che le iniziative proseguiranno nella primavera del 2020 con “History on Tour“, serie di manifestazioni sul territorio pensate per far convivere storia, formazione e cultura.