Patto di sostenibilità, prosegue il confronto tra Provincia e parti sociali
Secondo incontro, dopo quello di fine luglio, tra la Giunta provinciale e le parti sociali (sindacati e categorie economiche) nell’ambito del processo di confronto con la società civile che porterà al cosiddetto patto di sostenibilità. Al centro del confronto le politiche fiscali, in maniera particolare riguardo IRAP, IMI e addizionale regionale IRPEF, le uniche “leve” sulle quali la Provincia può operare, e quelle della casa. Le parti sociali hanno avanzato delle controproposte che però, su diversi punti, non hanno trovato una visione unitaria fra organizzazioni sindacali e categorie economiche, le quali hanno deciso di proseguire nel loro percorso alla ricerca di un documento unitario.
Riavviato il dialogo con le parti sociali
“Ritengo importante essere riusciti a riavviare il dialogo con le parti sociali con una forma così strutturata – ha commentato a fine incontro il presidente Arno Kompatscher – il confronto non si ferma certo qua, ma proseguirà in maniera costante soprattutto nei singoli settori”. Per quanto riguarda i contenuti delle indicazioni avanzate dai partecipanti al tavolo, Kompatscher ha aggiunto che “ne prendiamo atto in maniera seria, e approfondiremo la discussione all’interno della Giunta provinciale”.
IRAP, premiare le aziende virtuose
Entrando nei dettagli dei temi affrontati, emerge la volontà di mantenere il sistema attuale (aliquota in Alto Adige al 2,68%) per quanto riguarda l’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) prevedendo però l’aliquota ordinaria nazionale (3.9%) a carico di quelle aziende che non applicano ai propri dipendenti i contratti collettivi nazionali o territoriali. “Siamo e restiamo la Provincia con l’aliquota IRAP più bassa d’Italia – ha spiegato il Landeshauptmann – e sono convinto che troveremo la formula giusta per rimanere anche in futuro in questa posizione”. L’idea, a partire dall’anno prossimo, è quella di prevedere dei meccanismi in grado di premiare ulteriormente le aziende “virtuose” che offrono condizioni contrattuali migliorative. “Il tutto – ha sottolineato Arno Kompatscher – seguendo il principio della neutralità fiscale: le maggiori entrate derivanti dall’imposizione dell’aliquota ordinaria andranno a finanziare le minori entrate derivanti dall’aliquota ridotta”.
No Tax Area e riduzioni IMI
Non è emersa una posizione unitaria fra le parti sociali soprattutto per quanto riguarda l’addizionale regionale IRPEF, con il presidente Kompatscher che ribadisce la proposta di innalzare la No Tax Area da 28.000 a 35.000 euro. Altro tema prioritario è infine quello della casa, in maniera particolare dando la possibilità ai residenti di affittare alloggi a prezzi sostenibili. “Su questo punto – ha concluso Arno Kompatscher – lavoreremo a delle proposte di riduzione dell‘imposta municipale immobiliare IMI per chi applica un canone di locazione ridotto a residenti”.