Energia e clima, la ricetta di Eurac per ridurre le emissioni di CO2
Il Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima) è il piano stilato dal governo italiano per ridurre del 40 per cento le emissioni di CO2rispetto al 1990, rispettando gli obiettivi europei legati ai cambiamenti climatici. Secondo lo studio di Eurac Research, l’attuazione del Pniec farà aumentare il costo annuale del sistema energetico italiano del 5,4 per cento.
Il modello di ottimizzazione sviluppato dai ricercatori ha permesso anche di individuare un piano più virtuoso del Pniec: si tratta di uno scenario avanzato per il 2030 in grado di ridurre le emissioni di CO2di un ulteriore 10%, mantenendo invariata la spesa energetica. Questo scenario è raggiungibile con interventi in tutti i settori, ma in particolare con una forte spinta della mobilità elettrica, delle rinnovabili per il settore elettrico e dell’efficienza energetica. La mobilità elettrica dovrebbe infatti toccare il 20% del totale dei veicoli, la capacità totale delle installazioni fotovoltaiche dovrebbe arrivare a 86 gigawatt e quella delle installazioni eoliche a 48 (oggi questi valori sono rispettivamente 19 e 9 circa). Oltre a questi interventi, lo scenario avanzato 2030 considera che il 30% degli edifici dovrebbe essere risanato dal punto di vista energetico.
«Si tratta di obiettivi molto ambiziosi, ma il nostro studio mostra che fare meglio in termini di emissioni inquinanti è possibile ed è soprattutto una grande opportunità economica, al momento ancora poco sfruttata» afferma Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per energie rinnovabili di Eurac Research. Lo scenario individuato dai ricercatori riduce infatti i costi legati all’importazione di combustibili fossili di oltre 7,3 miliardi all’anno rispetto alla situazione attuale. Sono risorse che possono essere investite nella produzione di energia rinnovabile in loco e soprattutto nell’efficientamento energetico degli edifici, creando posti di lavoro e sostenendo l’economia locale.
Lo studio di Eurac Research ha inoltre messo in relazione i dati sulle emissioni dei diversi scenari energetici con il carbon budget per l’Italia. «I nostri calcoli mostrano che sia il Pniec sia lo scenario più avanzato rallentano di poco l’esaurimento del carbon budget. Emerge quindi la necessità di valutare una decarbonizzazione più veloce già prima del 2030» conclude Sparber.