Turismo natalizio, numeri positivi in Alto Adige
I vertici dell’Associazione degli albergatori altoatesini (Hgv) non hanno dubbi: i primi dati disponibili sull’andamento turistico confermano il numero di presenze dello scorso anno, forse addirittura qualche ospite in più. Le vacanze di Natale sono la cartina tornasole di un settore, quello turistico, sempre più importante per l’economia locale. E guardando anche alle prenotazioni per i prossimi mesi, il quadro è molto positivo.
Nel 2019 sono stati calcolati 3 milioni di arrivi in 6 mesi, anche se si tratta di dati ancora non definitivi. L’unico neo è rappresentato dall’alta val Venosta dove, dal 6 gennaio, è attesa una leggera flessione delle prenotazioni rispetto allo scorso anno. I turisti chiedono sempre più qualità nei servizi: sia in albergo sia nelle strutture esterne come ristoranti, piste da sci, impianti di risalita. Un particolare occhio di riguardo viene riservato alla tutela dell’ambiente: gli ospiti preferiscono luoghi che mettono la sostenibilità tra le priorità.
Nell’inverno 2018/19 (da novembre 2018 ad aprile 2019) gli arrivi erano stati quasi 3,0 milioni, cioè al livello della stagione invernale precedente, mentre il numero dei pernottamenti si era ridotto rispetto all’inverno 2017/18 dello 0,7%, raggiungendo quota 12,4 milioni. La maggior parte delle presenze (80,5%) si era registrata come di consueto negli esercizi alberghieri. Il numero più consistente, 4,2 milioni (33,5%), riguardava gli esercizi a 3 stelle. Al secondo posto si erano collocati gli hotel a 4 stelle, con oltre 3 milioni di presenze (24,6%). La crescita di presenze più rilevante si era registrata negli esercizi a cinque stelle (+16,8%) con una quota pari al 3,0 del totale. Anche l’aumento negli agriturismi era risultato notevole (7% del totale).