Coronavirus, il piano economico per ripartire: quattro miliardi per le imprese
La Giunta provinciale ha dato ieri (31 marzo) il via a un ampio “Pacchetto Alto Adige per economia, famiglie e sociale”. Le prime misure saranno in vigore già entro pochi giorni. In collaborazione con le parti sociali è stato approntato un ampio pacchetto di aiuti in diversi settori per affrontare la crisi da coronavirus per imprese e famiglie e porre le basi di una ripartenza. “Abbiamo messo insieme un ampio pacchetto di oltre un centinaio di misure per sostenere famiglie e imprese a superare la crisi” chiarisce il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Si tratta di un passo molto importante sulla strada che ora deve essere intrapresa con comune convinzione e ottimismo. La Giunta ha voluto innanzitutto evitare che imprese e famiglie si trovino ad affrontare difficoltà nei pagamenti, agendo quindi in sinergia con le banche per aumentare la disponibilità di liquidità.
“Vogliamo sostenere in particolare i casi più critici e difficili” assicura il presidente della Provincia. “Abbiamo anche stabilito il pagamento diretto di sostegni, per supportare in modo rapido le famiglie e rivitalizzare l’economia” dice Kompatscher. Si parla di un volume complessivo di 4 miliardi per le misure, dei quali circa 2 miliardi verranno dal bilancio pubblico. La Provincia si indebiterà, precisa Kompatscher “per evitare che questa crisi abbia conseguenze a lungo termine sul territorio e sui cittadini”. In quale forma questo accadrà, è ancora da stabilire.
Si sta verificando l’emissione di bond provinciali così come la concessione di prestiti da parte della Banca Centrale Europea BCE. Il buon rating della Provincia in questo senso rappresenta un ottimo punto di partenza.
Le misure
Un primo pacchetto di misure con aiuti immediati e urgenti per circa 80 milioni di euro è già stato approvato dalla Giunta provinciale circa 2 settimane fa. Questo pacchetto include misure per sostenere la liquidità, lo spostamento in avanti delle scadenze, il pagamento rapido di sostegni e la proroga dei termini per il rimborso dei mutui dal fondo di rotazione. Le misure approvate ieri dalla Giunta sono il frutto del dialogo con le parti sociali, con le associazioni economiche e di categoria e i sindacati, ma anche con le banche e le cooperative di garanzia. “L’economia dell’Alto Adige ha sofferto a causa di questa crisi. Forniremo un aiuto immediato con prestiti agevolati e una serie di misure ulteriori, per far ripartire il motore della nostra economia e attenuare le conseguenze negative di questa crisi” sottolinea il vice presidente della Giunta e assessore al turismo e all’agricoltura Arnold Schuler. Schuler sottolinea come già IDM Alto Adige abbia approntato su suo incarico il pacchetto “Restart Südtirol” per fornire nuovo impulso ai circuiti economici locali. “In questo modo possiamo continuare a sostenere lo sviluppo della competitività dell’Alto Adige in tuti i settori sviluppando nuove strategie” dice l’assessore.
Tutelare il lavoro, rafforzare le imprese e sostenere l’economia sono le priorità poste dall’assessore all’economia Philipp Achammer. “Vogliamo garantire un accesso rapido e sburocratizzato alla cassa integrazione guadagni” dice Achammer. “Una partnership con le banche in questo senso consentirà il pagamento anticipato di questi importi ai lavoratori. Mentre per i lavoratori che non hanno accesso alla cassa integrazione ordinaria verrà creato un fondo di solidarietà ad hoc” aggiunge l’assessore. Fra le misure per rafforzare le imprese Achammer ha fatto riferimento in particolare a finanziamenti a fondo perduto per piccole imprese con grandi perdite di fatturato. Potranno ottenere finanziamenti a fondo perduto fra 3.000 e 10.000 euro. “Un fondo anticrisi di nuova costituzione infine aiuterà a uscire presto da questa situazione di crisi” aggiunge l’assessore.
“Grazie a un pacchetto ambizioso la Giunta intende stare accanto alle altoatesine e agli altoatesini sostenendoli in modo rapido e sburocratizzato” sottolinea l’assessora alla famiglia e al sociale Waltraud Deeg. “Fra le misure approvate ci sono l’incremento dei contributi all’affitto, un incremento delle misure di sostegno al reddito e l’accesso semplificato al supporto finanziario nel sociale. Per 13.400 inquilini dell’IPES è prevista una moratoria negli affitti nel caso di un calo improvviso del reddito per ragioni legate alla crisi’ aggiunge l’assessora. “E’ importante che riusciamo a continuare a erogare le prestazioni esistenti e a farlo nei tempi previsti” chiosa. Non solo per la crisi attuale, ma anche per il periodo successivo esistono piani ad esempio il potenziamento dell’assistenza e delle iniziative estive. Per garantire sicurezza a coloro che portano avanti questi progetti sono ora fondamentali il pagamento dei contributi e l’assunzione dei costi per progetti interrotti a causa della pandemia. Le misure approvate non perdono di vista neanche il terzo settore, con sostegni mirati al volontariato e alle organizzazioni del settore anche in questo momento così complesso.