Solidarietà alimentare, per l'Alto Adige stanziamento di 2,8 milioni
Ammonta a oltre 2,8 milioni di euro lo stanziamento destinato alla Provincia di Bolzano nell’ambito delle misure urgenti di solidarietà alimentare disposte dal Dipartimento di protezione civile nazionale a beneficio dei Comuni. Il riparto dei 400 milioni di euro a livello italiano ha destinato ai Comuni della Provincia autonoma di Bolzano 2,8 milioni, da ripartirsi poi sul territorio in ragione della densità abitativa e del reddito pro capite dei cittadini.
Rivolgersi al proprio Comune attestando la necessità
I cittadini che versano in difficoltà economiche dovranno rivolgersi al proprio Comune di riferimento con la documentazione attestante lo stato di necessità. L’assegnazione avverrà in base alla situazione del nucleo familiare e solo a quei soggetti che non percepiscono altri aiuti da parte dell’ente pubblico. I buoni ottenuti saranno poi spendibili nei supermercati per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. I negozi presso cui spendere i buoni dei Servizi sociali dovranno rispondere all’avviso pubblico bandito dai Comuni stessi, che raccoglieranno in un elenco gli esercenti interessati ad aderire all’iniziativa.
I criteri di assegnazione
Il Consiglio dei Comuni per garantire uniformità nella gestione in tutto il territorio della Provincia ha proposto le seguenti regole: hanno diritto all’aiuto le famiglie il cui reddito netto dell’ultimo mese non superi rispettivamente i 500 euro per famiglie con una persona, i 650 euro per famiglie con 2 persone, gli 840 euro per famiglie con 3 persone e i 1.000 euro per famiglie con 4 o piè persone. Un ulteriore requisito riguarda le disponibilità finanziarie, che non devono superare i 5.000 euro per l’intero nucleo familiare.
A Bolzano la fetta più ampia con Merano e Bressanone
Sulla base di questi criteri a Bolzano con i suoi 107.739 abitanti spetta la quota più consistente dello stanziamento, pari a 568.902 euro. Seguono Merano con 216.632 euro per 40.862 abitanti, Bressanone con 118.633 euro per 22.377 abitanti, Laives con 95.815 euro per 18.073 abitanti, Brunico con 88.620 euro per 16.716 abitanti. Ad Appiano sono stati assegnati 79.173 euro per 14.934 abitanti, segue Lana con 66.327 per 12.511 abitanti e Caldaro con 42.963 euro per 8.104 abitanti. Gli importi minori spettano invece a Ponte Gardena (1.033 euro per 195 abitanti), Proves (1.434 euro per 265 abitanti), Caines (2.094 euro per 395 abitanti) e Lauregno (2.176 euro per 342 abitanti). I Comuni possono aprire propri conti correnti per integrare le risorse statali destinate alle misure per l’emergenza alimentare.