Covid-19, i dati di Pasquetta
Cinquantuno nuovi casi nelle ultime 24 ore: è questo l’aggiornamento di Pasquetta che proviene dai laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina. Sulla base di questi dati, comunicati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, il numero delle persone positive al test del Coronavirus si attesta a 2.145. A livello provinciale l’Azienda sanitaria ha effettuato finora complessivamente 24.157 tamponi su 12.044 persone.
E’ sceso a 30 il numero delle persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Ad oggi vi sono inoltre 8 pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva in cliniche in Austria e in Germania. Il numero dei decessi legati a Covid-19 negli ospedali è di 135 persone. Il numero dei decessi nelle case di riposo sino a questa mattina è di 80 persone. Sono quindi complessivamente 215 le persone decedute in Alto Adige a causa del Covid-19. 3.125 persone attualmente si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare. 4.785 sono le persone che hanno già concluso la quarantena e l’isolamento domiciliare. Finora sono 7.910 i cittadini ai quali sono state imposte misure di quarantena.
Gli operatori dell’Azienda sanitaria positivi al test del Coronavirus sono 213. A questi si aggiungono 11 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta. Sono 374 le persone guarite dal Covid-19. A queste si aggiungono 163 persone che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate per due volte negative al test. Il numero complessivo dei guariti fra sicuri e sospetti si attesta a 537 (+48).
“Guariti”, definizione discorde
Rispetto alla discordanza dei dati comunicata domenica dalla Protezione civile l’Azienda sanitaria precisa che da ieri i “guariti” vengono suddivisi in due gruppi. Il primo gruppo riguarda le persone risultate per due volte negative dopo un test positivo, il secondo gruppo comprende persone che hanno avuto per due volte un test negativo dopo un primo test dall’esito non chiaro o incerto. Al Ministero della Salute a Roma saranno da oggi in poi comunicati esclusivamente i dati relativi al primo gruppo.
Dal punto di vista epidemiologico le persone con un test poco chiaro vengono trattate come casi positivi. Questo perché si tratta di pazienti venuti a contatto con il virus e per questo vengono posti in quarantena. Anche per loro vale la regola che richiede due test negativi consecutivi, per essere considerati “guariti” e poter lasciare la quarantena. Tecnicamente il Ministero della Salute considera però “guariti” solo le persone appartenenti al primo gruppo.