Boccia gela l'Alto Adige, aperture dal 18 maggio
L’Alto Adige avrà maggiore margine di manovra a partire dal 18 maggio, esattamente come il resto delle regioni d’Italia. Inoltre, la legge provinciale che il Consiglio vuole approvare, dovrà passare per Roma per decidere assieme le giuste linee guida per la riapertura delle imprese come bar, ristoranti e negozi che dovranno essere basate sui dati che il sistema di monitoraggio restituirà questa settimana. Di fatto nessun accordo per una maggiore autonomia nella gestione della fase 2 anticipata per l’Alto Adige, ma bensì confermata la linea del Governo. É questo l’esito dell’atteso incontro avvenuto quest’oggi tra il Ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ed il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, dopo i lunghi giorni di botta e risposta e tensione tra Roma e l’Alto Adige.
“La visita del ministro – ha riferito Kompatscher – mi ha consentito di fare il punto della situazione e illustrare i contenuti della nostra proposta legislativa che ora è all’esame del Consiglio provinciale”. Secondo il presidente la strada intrapresa è in linea con i principi espressi dal governo per quanto riguarda la tutela dei lavoratori e di tutti i cittadini, ed è anche espressione dell’autonomia. “Abbiamo diverse posizioni – ha aggiunto – per quanto riguarda la differenziazione territoriale, ma con il dialogo di oggi abbiamo gettato le basi per il lavoro delle prossime settimane
Boccia: “Nessuna differenziazione territoriale prima del 18 maggio”
Il ministro Boccia ha ribadito che il governo non permetterà alcuna differenziazione territoriale prima del 18 maggio. Se dal monitoraggio sanitario su tutta Italia che verrà effettuato dal 4 all’11 maggio, emergeranno dati “confortanti” ogni Regione potrà successivamente attuare misure diverse in base al numero dei contagi: “L’emergenza Covid-19 sarà finita solamente quando ci sarà il vaccino. Abbiamo tutti fatto dei sacrifici dimostrando il grande senso di responsabilità dell’Italia. Al momento la situazione nella Provincia Autonoma di Bolzano è sotto controllo, ma il territorio rimane comunque a rischio. Già dalla prossima settimana potremmo guardare assieme i dati del sistema di monitoraggio per capire se siamo in grado di creare le giuste linee guida di sicurezza certificate dall’Inail per tutti i lavoratori che al momento sono ancora fermi e che potranno ripartire dal 18 maggio. Da quel giorno le differenziazioni territoriali intraprenderanno percorsi differenti, è questione di giorni non di mesi. L’Italia non è mai tornata indietro, ma ha sempre fatto passi in avanti, e noi vogliamo riaprire e farlo in sicurezza.”.
Rimane poi da sciogliere il nodo relativo alla legge provinciale che Roma potrebbe decidere di impugnare. Certo, al momento il problema è sospeso dato che la legge, di fatto, ancora non esiste, ma Boccia avverte: “Se si corre si possono fare danni”.
Kompatscher ha infine affrontato con il ministro anche la questione dei rapporti finanziari “alla luce della quasi certa riduzione del gettito fiscale” e ricordato al ministro che “il turismo è il motore della nostra economia”, augurandosi che venga presto ripristinata la mobilità all’interno dell’Unione europea. Altro tema affrontato dalle due delegazioni è quello di come “garantire la presenza, in sicurezza, dei lavoratori stagionali”.
Alexander Ginestous